"SOLO L'ASSENZA DI CERTEZZE PUÒ AIUTARCI A RESTARE LIBERI"
(Roberto Esposito)

sabato 18 giugno 2022

MUSCHIO... E CAPELVENERE PER CASO

 


Ho sempre desiderato coltivare in casa del muschio ma i tentativi passati non erano mai andati a buon fine. Ho provato così ad usare una scatolina di vetro come terrario, un porta burro preso tanti anni fa in Portogallo, e ad allevarlo li dentro come fosse in una piccollissima serra. Un pezzetto di legno, un sassolino, un po' di terriccio ed un frammento di muschio, era l'inizio di settembre.
Incredibilmente chiuso nella minuta teca senza più aggiungere acqua ne aprire, il muschio prosperava e cresceva.


 
Decisi allora di provare ad aggiungere un paio di foglioline di capelvenere che avevano maturato le spore in quei giorni, un tentativo poco convinto ma ero curiosa. Passò il tempo finché un giorno, sarà stato dicembre dei cerchietti arancione comparsi inattesi hanno attirato la mia attenzione.
Due minuscoli funghi di specie sconosciuta, chissà forse delle piccolissime Pezize di 7 o 8 mm di diametro erano spuntate tra il verde. Durarono qualche giorno e io fui così sciocca da non fotografarli.
Era passato un altro mese ed ecco spuntare un altro fungo, un Coprino formato mini. Questa volta però non me lo lasciai scappare e lo ritrassi in tutta la sua piccolezza, 1 centimetro e mezzo di altezza.


Arriva febbraio e si ripresenta un dischetto arancione uguale ai precedenti dandomi così l’occasione di fotografarlo.


 Nello stesso periodo tra i fili verdi appare quello che sembra un altra specie di muschio basso e più foglioso. Pensai potesse essere protallo ma ero veramente poco propensa ad illudermi in tal senso.
Per molto tempo nulla cambia il muschio sta bene e l’altra entità verde si allarga un po’ senza mutar forma.


Da febbraio arriviamo fino a maggio per avere la sorpresa di trovare un piccolo triangolo che si apre al disopra dell’ipotetico protallo, protallo che dunque si dimostra non più solo ipotetico bensì reale.
Erano nate le prime foglioline di Adiantum capillus-veneris.

Ora sono in un nuovo contenitore tutto per loro e crescono bene.



 Nellla scatolina avevo aggiunto anche delle spore di Asplenium, ma ad oggi ancora nessun segno



 

mercoledì 2 febbraio 2022

I DIARI DEL PADRE


 Oggi sono stata a visitare una delle molte mostre sulla memoria che Bolzano, “città della memoria “ ha allestito questo inizio d’anno. Ha contribuito a farmi finalmente decidere ad affrontare un lavoro che so già complicato e lungo.

Tra le mani ho sei libricini con la copertina nera, le date coprono un periodo che va dal 7 maggio 1939 all’agosto del 1945.

Scrittura minuta, fitta, su pagine di altrettanto minuti quadernetti. Talvolta chiara, altre più confusa o sbiadita la grafia è quella di nostro padre morto poco meno di vent’anni fa.
Ora che sono tornata quassù, proverò, con mia sorella che li ha custoditi e letti qua e la con fatica, a scansionare, rendere più chiaro, decifrare e ricopiare ciò che raccontano.

Appunti di cose da fare, elenchi di nomi, pensieri e racconti di infiniti giorni di naia e di guerra.

Spero che la mia incostanza non mi impedisca di completare il lavoro