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(Roberto Esposito)
mercoledì 27 novembre 2013
domenica 24 novembre 2013
ALI ALLE PAROLE E VENTO ALLE ALI
Se la rete serve a qualcosa è senza dubbio a far volare le idee, quindi
riprendo e pubblico dal blog di Luigi Bruschi “LA CITTA’ INVISIBILE” l’ intervista a
JOSE’ MUJICA
presidente dell’Uruguay, realizzata da Riccardo Staglianò
“La mia idea di vita è la sobrietà. Concetto ben diverso da austerità, termine che avete prostituito in Europa, tagliando tutto e lasciando la gente senza lavoro. Io consumo il necessario ma non accetto lo spreco. Perché quando compro qualcosa non la compro con i soldi, ma con il tempo della mia vita che è servito per guadagnarli. E il tempo della vita è un bene nei confronti del quale bisogna essere avari. Bisogna conservarlo per le cose che ci piacciono e ci motivano. Questo tempo per se stessi io lo chiamo libertà. E se vuoi essere libero devi essere sobrio nei consumi. L’alternativa è farti schiavizzare dal lavoro per permetterti consumi cospicui, che però ti tolgono il tempo per vivere [...] d’altronde chi non è felice con poco non sarà felice con nulla.”
Diamo vento alle ali di queste parole, che volino alto e lontano.
domenica 10 novembre 2013
ALTRO TEMPO PERSO
Ha rinfrescato e questa notte arriveranno vento forte e aria fredda da nord.
Ho riportato in casa le piante più delicate, ho salutato le mie splendide impatiens che probabilmente domani finiranno di essere il cuscino di fiori rossi che ancora questa sera sono.
Poi mi sono messa a sprecare un po’ di tempo producendo cose inutili.
Più o meno come queste.
Ho preso delle vecchie scatole di metallo del tè e le ho verniciate di bianco.
Poi coi miei soliti acquerelli da bambini dell’asilo mi sono messa a tentare di prolungare l’estate disegnando papaveri.
Ci metterò il tè verde che mi hanno regalato, adesso è in una scatolina di cartone e nella mia casa, umida d’inverno, si rovinerebbe di sicuro.
Ho un’altra scatola già verniciata di bianco, cosa ci disegno?
Attendo suggerimenti
mercoledì 6 novembre 2013
PROFUMO DI SALE
Ovvero un’idea piccina piccina.
Non è ghiaccio alla base di rocciose montagne,
non è un ruscello che serpeggia nel gelo,
non sono cumuli di neve sporca.
E’ SALE.
Montagne di sale greggio appena raccolto, fotografato a Salin de Giraud in Camargue
Che è il paese qui sopra.
Questi invece sono i bei colori della salina di Marim vicino ad Olhao in Portogallo
fotografata proprio di fronte alla vecchia stazione abbandonata.
Questo è il mio tavolo e dunque si ritorna all’idea piccina picciò del sottotitolo del post di oggi.
Ho finito le acciughe sotto sale, non compro mai quelle sott’olio, costano molto di più e l’olio solitamente è di bassa qualità.
Terminate le acciughe rimane il sale che le conservava, anzichè buttarlo lo faccio asciugare e lo tengo in un barattolo accanto al sale comune, a portata di mano da usare a seconda dei piatti. In aggiunta a questi due c’è un terzo baratolo: quello del sale profumato che ho appena finito di preparare.
Il sale profumato lo faccio in più modi, dipende dall’estro del momento, ma la base è sempre quella:
Sale fino aglio, cipolla, rosmarino, salvia, pepe.
Circa 1/4 di cipolla e un paio di spicchi d’aglio per 800 1000 g di sale, un cucchiaio di pepe in grani, le erbe è meglio che siano secche perchè si sminuzzano meglio, alle classiche salvia e rosmarino si possono aggiungere molte altre compagne, io solitamente metto santoreggia e timo per un profumo più piccante. Maggiorana e alloro per un aroma più dolce…
Cumino, anice, finocchio, coriandolo… è tutto ammesso, basta annusare man mano che si procede fino che si è soddisfatti.
Sulla quantità di sale indicata per dare un po’ di sapore in più non ci stanno male (se li usate) un paio di dadi da brodo, oppure se non li utilizzate qualche cucchiaiata di fiocchi di lievito alimentare che ha un sapore simile.
Si mette tutto nel mixer e si frulla.
Si possono preparare miscele più adatte al pesce, altre per le insalate, oppure per la carne.
I miei tre barattoli sono sempre sul tavolo da lavoro accanto ai fornelli.