È passato un po’ di tempo, la stufa nel frattempo è arrivata, i lavori per sistemare la casa sono terminati, i mobili che il mio compagno ha preferito fare in Romagna dove ha più spazio e il laboratorio ben organizzato sono finiti e già arrivati a Terre Alte, la casa qui a Terre Basse è praticamente tutta nelle scatole, rimangono fuori le cose indispensabili per un minimo di necessità quotidiane: un po’ di panni, le pentole, qualche provvista e poco altro; il camion per il trasloco definitivo è prenotato. In somma siamo pronti…
… Ma… Siamo bloccati in mezzo al guado.
Bisogna aspettare che la salute pubblica migliori, che i venti di tempesta si chetino, che il virus muoia di fame non trovando più nessuno da contagiare.
Chiusi in casa, ma non troppo, siamo dei previlegiati abbiamo ancora un campo dove andare a spasso, centinaia e centinaia di metri senza nessuno solo albicocchi in fiore e mari di violette profumate.
E in tanto oggi era bello caldo e io ho i vestiti leggeri in qualche scatolone disperso nel mucchio.