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(Roberto Esposito)
domenica 27 gennaio 2019
LASCIARE TERRE BASSE 2
Un ottimo motivo per fare i pavimenti legno quasi ovunque, anche in cucina, è quello di non dover cercare le mattonelle, ma in bagno no,li le metto, e quindi mi tocca scegliere.
Ero partita con un’idea ben precisa, ma poi disegno dopo disegno, simulazione dopo simulazione ho cambiato parere niente più piastrelle 10x10 bianche con i particolari in nero.
nemmeno alleggerendo i bordi
Il 10x10 che in principio mi era sembrato una buona scelta, adatta ad una casa di inizio ‘900, ha cominciato a sembrarmi opprimente con tutti quei quadretti.
Ho optato così per del 20x20 fermo restando la scelta dei colori: bianco e nero, perché tutto ruota attorno alla mia fissazione per il lavandino che ho immaginato.
Ho in casa una consolle liberty nera che una volta aveva un piano di marmo andato rotto negli anni e che farò rifare. La voglio come base per un lavabo in appoggio.
Eccola qui dal vero:
La foto è orribile, la casa in questi giorni è un magazzino in delirio, non ci si gira e si fa quel che si può, e si sono io, ma tanto non mi si vede, quindi va bene.
Ed eccola qui disegnata per le mie simulazioni
Ebbene per questa volta sono soddisfatta di me, è un buon lavoro.
Dunque ho immaginato il bagno tutto di conseguenza a questa consolle, (che volete la pazzia vuole il suo sfogo, d’altra parte una volta ho visto costruire un intero bar in funzione di un condizionatore; almeno la mia petinouse è bella.)
Tornando alle mattonelle, ne ho trovate, dopo molto cercare, prodotte da una ditta nota che ha la sede qui vicino, alcune che mi piacciono, e non mi dispiacciono nemmeno le simulazioni che ne ho ottenuto, ma quali scegliere?
Albori? (Si chiamano così)
O Nocelle?
Vi piacciono o l’insieme è orrendo?
Quale preferite? MI aiutate?
La mia selta del momento ve la dirò poi, tanto faccio a tempo a cambiare idea chissà quante volte :)
P.S.
Sono molto contrariata dall'impaginazione di questo post, ma il mio solito programmillo fa i capricci e ho dovuto far diversamente. spero di trovare una soluzione.
lunedì 14 gennaio 2019
NONTOLLERA
Ho finito oggi di leggere un libro di Francesca Melandri. Come in altre sue cose non riesce a scrollarsi di dosso un tono un po’ didattico che però non è fine a se stesso, ce ne fossero di più di scrittori che ci mettono davanti alle tante cose della nostra storia sempre sottaciute, nascoste sotto il velo di “italiani brava gente”. Brava gente un cazzo! Figuriamo tali solo fino a quando non abbiamo l’occasione di dimostrarci per quello che siamo, talora pessimi.
“Sangue Giusto” (brutto titolo per mio gusto) si snoda tra presente, avvento del fascismo e guerra di Etiopia.
Tra i personaggi uno porta il soprannome di “Nontollera”, è un anarchico di Lugo che lega il suo nome ad una lapide, murata sulla rocca della cittadina, dedicata ad un martire dell’inquisizione giustiziato nella piazza antistante.
Tempo fa con il mio compagno siamo stati, appunto, a fare un giro a Lugo, e una delle cose che più mi aveva colpito era stata la ricchezza di targhe sui muri delle case e della rocca.
Ecco che tra le foto fatte quel giorno ritrovo proprio quella voluta da Olindo Guerrini e che ammonisce e ricorda che:
"La chiesa non tollera ombra di libertà”
Come allora questa ammonizione continua a piacermi.
Qui sotto un piccolo saggio dell’amore per la storia e le lapidi commemorative della gente di Lugo
“Indomito agitatore” non è male :)
Anche nel presente la passione per le targhe permane
Molto particolareggiata ;-)
Pure un po’ di internazionalismo con la Repubblica Orientale dell’ Uruguay.
Ce ne erano molte altre in questa piccola città assai gradevole dal bellissimo Pavaglione
Mi è piaciuto ritrovare nel libro l’ accenno a quella scritta e le descrizioni di Lugo con il suo monumento a Francesco Baracca