Ovvero fragole per professione
In attesa che il fragoleto giocattolo oltre a crescere faccia qualcosa d’altro di interessante, tipo piena fioritura, primi frutti, invaiatura, inizio raccolta… (per ora sta facendo i primi fiori) vi offro una foto (opportunamente cammuffata) di Vera in un fragoleto vero, giusto 20 anni fa.
Sono rimasta molto delusa, speravo che tra le vecchie foto analogiche ci fosse qualcosa in più dei nostri campi di fragole, ma per adesso ho trovato solo questa.
L’impianto è a fila binata con pacciamatura in film plastico con le manichette per l’irrigazione sotto.
Noi piantiamo tra fine luglio ed inizio agosto piantine frigo conservate a radice nuda, ne riparleremo più avanti fra qualche post, che il ciclo completo è abbastanza complesso.
Il terreno deve essere preparato con buon anticipo in modo che al momento dell’impianto sia ben strutturato, se potete non piantate “in piano” ma su prode (monticelli che corrono lungo la fila) la fragola detesta il ristagno d’acqua, le radici diventano facilmente preda di varie malattie fungine e i frutticini si coprono di botrite (la muffa grigia).
Se decidete di pacciamare con film plastico (è utile per contenere le infestanti, regolare l’umidità e mantenere i frutti puiti e discosti dal suolo) stendete prima sul monticello una manichetta per l’ irrigazione (coi forellini in basso).
Ma lasciamo l’argomento, tutte cose che data la stagione adesso non vi interessano.
Cosa potete fare per le vostre piante in attesa di cogliere? Potreste prendere in considerazione di incoraggiarle un po’ con una bella fertirrigazione. Avete del letame? o qualcuno che possa darvene un poco?
Mettetene qualche badilata in una vasca, coprite d’acqua lasciatelo al calduccio magari in serra, e dopo un paio di giorni usate il brodino per innaffiare le piante. Solitamente gradiscono molto. Se ripetete ringrazieranno.
Di cosa hanno paura le fragole in primavera? solitamente degli afidi, ma se il vostro orto è ben equilibrato non dovreste aver grossi problemi, in caso andate a caccia di coccinelle e traslocatele sulle piantine. Gli adulti, ma soprattutto le larve sono instancabili divoratori di pidocchi.
Se volete irrorare con macerato di ortica fatelo, ma malgrado quanto si dica ai pidocchi non cambia un granchè la vita, al limite aiuta un po le piante per l’apporto di un pizzico di azoto organico.
Con l’aumentare del caldo ai pidocchi si aggiunge il ragno rosso, l’oidio, la botrite. Giusto per rimanere nell’ambito di ciò che non si nega a nessuno, (oltre a qualche nottua e a tutte le lumache del campo) se poi la sfiga incombe di guai ce ne è molti altri: dalle virosi ai nematodi, dalla verticillosi al deperimento progressivo, ma lasciamo perdere.
Le fragole preferirebbero terreni non troppo calcarei altrimenti tendono ad evidenziare un po’ di clorosi (ingiallimento delle foglie tra una nervatura e l’altra) se diventa molto accentuata un poco di ferro aiuta. Eventualmente se sapete già che il problema pò presentarsi, aggiungete del solfato di ferro al terreno quando lo lavorate.
Per oggi basta fragole, pensiamo alle zucchine.
ecco le piantine di quest’anno fotografate in smenzaio il 17 di marzo al momento della ripicchettatura (passaggio dal semenzaio al vasetto)cotiledoni distesi, radici ben sviluppate e candide
circa 200 piantine.
Eccole di nuovo il giorno 26. Tre giorni dopo erano già trapiantate in pieno campo.
Questi invece sono cetrioli sempre il 26 marzo, loro sono un pochino più lenti e a oggi sono ancora nei vasetti.