"SOLO L'ASSENZA DI CERTEZZE PUÒ AIUTARCI A RESTARE LIBERI"
(Roberto Esposito)

domenica 2 dicembre 2012

1 dic. SONO MONOTONA

per cui mi ripeto, quindi anche questo 1 dicembre PARLIAMONE e rileggetevi il post dell’anno scorso che tanto non è che le cose nel frattempo siano migliorate.

clck sull’immagine per il link alla scheda del lbro zoom_1303680147_bergaminicopertinasingola

lunedì 12 novembre 2012

LIBERATE I VOSTRI BLOG

Mi associo e copio-incollo per convinzione e solidarietà:

dal blog dell’Alligatore

Liberate i vostri blog dal captcha

Quando vado a commentare in qualche blog che ha ancora il captcha (si, ancora il maledetto verifica parole, che ti prende pure per le palle : dimostra di non essere un robot), mi sembra di essere Sherlock Holmes con la sua lente d'ingrandimento. In realtà, anche con quella non riuscirei a capire che cavolo c'è scritto, perchè è diventato ormai impossibile capirlo (ed io, ci vedo molto bene). Invito chi ancora lo tiene attivo, ad eliminarlo. Si fa presto e non ci sono problemi. Per levarlo: PERSONALIZZA - IMPOSTAZIONI - POST E COMMENTI - MOSTRA TEST DI VERIFICA? QUI DITE NO, e poi SALVA IMPOSTAZIONI per tornare al vostro Blog liberato con VISUALIZZA BLOG.

Propongo un NO CHAPTCHA DAY, una giornata dove mettere tutti insieme un semplice messaggio per eliminare questa maledetta ed inutile barriera per la libera comunicazione. Inventiamoci un simbolo, uno slogan, una sigla … quello che volete.

 

postato da Alligatore @ 15:35

sabato 20 ottobre 2012

VESPE

Durante la vendemmia i grappoli sciupati sono stati lasciati dove erano e ora sono ambito cibo di imenotteri (api vespe e famiglia) e ditteri (mosche e compagnia bella)

20121020_0574ala foto sopra ne è un esempio, la proporzione tra le due vespe e le due mosche alla destra tornerà utile dopo per un confronto.

Fin qui nulla di interessante, la cosa si fa un poco più delicata spostandosi di qualche metro e guardando in terra. E per fortuna che in terra ci si è guardato! 20121020_0550aUn vespaio sotteraneo di notevoli proporzioni.
L’altro ieri il foro di ingresso era appena visibile e Bobbedol si stava ripromettendo di intervenire per risolvere il problema prima che qualcuno dei bimbi che girano nel podere ci mettesse un piede.

Ora, che le notti cominciano ad essere fresche, avvicinarsi ad un vespaio la mattina presto è abbastanza sicuro, intontite dal freddo sono praticamente immobili.

la mattina sucessiva dunque armato di benzina e accendino si avviava a compiere la strage necessaria ma, arrivato li, ha scoperto d’esser stato preceduto nella notte da un non ben identificato guastatore di vespai che aveva scavato allargando il foro d’ ingresso che, dai due–tre centimetri di diametro originari ne aveva ora almeno dieci. Il visitatore notturno aveva poi anche estratto parte delle cellette cartacee, che le vespe usano per allevare le larve.20121020_0559

20121020_0561aIl vespaio era dunque già in agitazione quindi non avvicinabile e la curiosità sull’autore dell’intervento distruttivo molta.

Il giorno sucessivo, cioè oggi, il foro è ormai largo trenta centimetri, parti di vespaio sparse ovunque nel raggio di una decina di metri, altri segni di scavo evidenti. 20121020_0554ala struttura interna, parecchio più grande di un pallone, oltre 30 cm di diametro per 40 di profondità, ovoidale, ormai devastata, resa visibile.

Permane il mistero su chi sia la creatura nottuna che evidentemente si nutre di vespe o delle loro larve togliendoci, per ora, l’incomodo di dover intervenire, anche se a dire il vero di vespe ce ne è ancora a centinaia e incazzate nere.

La supposizione di bobbedol è che sia un tasso e cercando informazioni ho scoperto che un tipo di tasso è chiamato tasso del miele, perchè immune alle punture d’ape, apre gli alveari per rubare il miele come l’orso Yoghi.

Questo tasso però non vive in Europa bensì in Africa e le vespe non fanno miele, ma essendo il tasso nostrano un tipino determinato, che gli insetti a tavola li gradisce ed anche lui personaggio assai resistente (immune al veleno di vipera per esempio)  ci siamo chiesti se non sia l’autore più probabile del lavoretto nottuno.

Qualcuno ha risposte più certe da darmi?

Torniamo adesso al discorso della prima foto sulle proporzioni tra vespe e mosche. 20121020_0572aLa mosca è sempre la stessa, quella in basso a destra della prima foto; è la “vespa” ad essere cambiata! Questo è un calabrone! Formato gigante!20121020_0586a

E per favore se sapete chi può essere il devastatore di vespai fatemi sapere mi raccomando.

Aggiornamento sucessivo:

Un amico biologo mi conferma che i nostri tassi sono assai ghiotti di larve di vespa.

Dunque grazie tasso, torna a trovarci.

giovedì 9 agosto 2012

GIOVANI COCCINELLE

Riprendo finalmente e concludo il discorso sulle coccinelle qui il primo ed il secondo post.

Dopo gli adulti innamorati e le uova, è il turno dei “pulcini” (larve e pupe)

Ecco dunque il micidiale carrarmato rosa e nero, spietato divoratore di afidi, con forti tendenze al cannibalismo.

20120622_1122a

qui un esemplare un po’ più maturo che cammina sugli avanzi del pasto (resti di afidi predati)20120622_1107a

ed ecco la coccinella tornata inoffensiva, per lei la vita è quasi sospesa. Immobile nell’ultimo stadio larvale, quello di pupa.20120622_1119aEra il 22 di giugno, nel frattempo immagino che la pupa abbia completato la metamorfosi ed abbia dato inzio ad un nuovo cilo innamorandosi.

Le coccinelle non sono sole nell’affrontare la guerra agli afidi, ecco cosa ho trovato qualche giorno fa20120802_0651auova di Crisopa

venerdì 13 luglio 2012

SICUREZZA PUBBLICA IN EDIFICIO PUBBLICO

Tutto tragicomicamente vero

Edificio pubblico, aperto al pubblico, una grande e bella sala per conferenze ed esposizioni.

La città non è grande, ma nota, abbastanza importante e davvero molto frequentata specie in questa stagione.

La fantasia degli amministratori ha avuto per la sicurezza dei cittadini un guizzo di schiettamente italica creatività

“IL RIMEDIATICCIO SPERIAMO CHE FUNZIONI”

Non so esattamente cosa prescrivano le norme  in questo caso, so che nell’azienda in cui lavoro la sicurezza non è mai un capitolo facile da affrontare, pieno di dettami e precisazioni.

Ecco come gli addetti, (ir-responsabili della sicurezza del comune?) hanno risolto il problema dell’allarme anti incendio20120708_0626

Si vede bene?20120708_0627 UNA TROMBETTA DA STADIO!
Cosa c’è di più tipicamente italiano?

Ed ecco il luogo di cui stiamo parlando:
Riccione Piazzale Ceccarini Palazzo del Turismo. (Seguendo il link le caratteristiche tecniche dell’edificio e delle sale.)

Dobbiamo ridere? Forse sarebbe meglio piangere.

giovedì 21 giugno 2012

FRUTTI DELLA PASSIONE

(amorosa)

La brama e la voluttà hanno per la natura un fine preciso, ma noi umani riusciamo spesso con gaudio a scansarlo. Le coccinelle invece, la natura, la assecondano sempre, anche in questo capriccio. Non ci è dato però sapere se questa sia una loro precisa scelta o se si tratti solo di inesperienza in materia di educazione sessuale e contraccezione.

In attesa di chiarire il mistero ed eventualmente di istituire corsi appropriati per erudirle sui vantaggi che l’erotismo ricava dalla pianificazione famigliare, ecco il primo risultato dei loro amori:20120616_1068aLe uova (ben sistemate vicino ad una dispensa di cibo sotto forma di afidi)

Non sono ancora riuscita a fotografare quei piccoli carriarmati rosa e neri che sono le larve

venerdì 15 giugno 2012

DEPORTAZIONE

La stagione degli afidi è prepotentemente arrivata, Zucchine, meloni, rose, erbamedica, robinie… Ovunque.

Occorrono contromisure urgenti.

Ecco il campo di erbamedica del mio vicino pieno di pidocchi e ormai prossimo allo sfalcio,  20120609_0984a ne approfittiamo per porre in atto una deportazine di massa. 20120609_0991Dalla medica ai meloni

20120609_099720120609_0993aLe vittime di tale infame atto non sembrano particolarmente a disagio per il crudele trasferimento, guardate bene in questo barattolo… 

20120609_1001a

Laggiù in basso, proprio sul fondo… Visto?

20120609_1005aIndisturbate hanno proseguito la loro passeggiata romantica.

20120609_1009aE questo è un bene.

Le coccinelle sono voraci predatrici di afidi, soprattutto nelle fasi larvali di sviluppo. Per essere precisi sono voraci predatrici di tutto ciò che è proteina animale, talmente ingorde che è impossibile spostarle con il sistema che abbiamo utilizzato per gli adulti.


Se in un barattolo mettete due larve di coccinella, quando tre minuti dopo lo riaprite per depositarle sulla coltura da proteggere ne ritroverete una sola, ma grossa il doppio.
Se mentre state girando per il campo vi sentite mordere, prima di dare la classica manata controllate bene, potrebbe essere una coccinella cucciolo. Cucciolo ma tutt’altro che inerme, e pure bruttina.


Se riesco ve la farò vedere prossimamente, ma non è detto che io riesca a fotografarla, le larve sono più elusive degli adulti.

venerdì 25 maggio 2012

GUARDANDO IL VAMPIRO DA VICINO

Ricorda il fascino sensuale d’un’orchidea purpurea, appariscente eppure aggraziata.

Orchis purpurea (9)Lui è seducente, ma ad avvicinarsi e guardare bene si scorge un che di insano, qualcosa di inquietante. Forse è il suo pallore diafano, come vivesse senza sangue a mettere in allarme. Attrae, ma qualcosa suggerisce di diffidare, lascia intuire la sua vita a spese d’altri.

Elegante, delicato, cereo, senza il bisogno della luce.

Se ti avvicini e lo sfiori senti la sua cute umida, come di malato, che fa ritrarre la mano.

Esangue, ne avverti la mancanza di linfa vitale e capisci che la forza per vivere la deve trarre altrove. Lo fa senza uno scrupolo, senza riguardo per la soppravvivenza altrui, sugge il nutrimento da chi intrppola sino alle estreme conseguenze,  fino alla morte di chi impossibilitato alla lotta a lui soccombe.

Sorge inatteso dalla terra inquinata dal suo sperma maligno, eccolo è lui…

OROBANCHE  

20120515_0785 germogli di orobanche appena usciti dal terreno

“Tra i più temibili nemici della fava è da segnalare, inoltre, l'orobanche (Orobanche cre-nata Forsk o O. speciosa D.C.) una fanerogama emiparassita che attacca anche pisello, lenticchia, veccia, ecc. che puo provocare la quasi completa distruzione della coltura.

20120515_0777la pianta in fioritura

Essa costituisce una tra le cause piu importanti del declino della fava in Italia ed in altri paesi del bacino del Mediterraneo. L'insidia di questo parassita deriva dal fatto che i relativi semi conservano la germinabilita in campo per un tempo assai lungo; si citano casi di 13-14 anni. La germinazione dei semi non avviene al disotto di 8 °C; lo sviluppo del parassita e favorito dalla temperatura elevata e il grado d'infestazione a 25 °C é il doppio che a 15 °C. Il seme germina in prossimita delle radici di fava sotto lo stimolo di sostanze di crescita da queste escrete ed emette un austorio che penetra nelle radici dell'ospite. Una pianta di orobanche produce fino ad un centinaio di fiori; i frutti, a forma di capsula, producono ciascuno da 300 a 400 semi, per un totale variabile da 50 mila a 500 mila per pianta.

20120515_0777aIl dettaglio di un fiore, si vedono i peli che evidenziano la presenza di ghiandole che secernono un liquido viscoso

Tra i mezzi di lotta consigliati nessuno si è finora rivelato efficace. Le stesse indicazioni sull'epoca di semina appaiono contraddittorie, anche se prevale il suggerimento di ritardare la semina per sfuggire agli attacchi del parassita. Risultati promettenti, che tuttavia richiedono un'attenta verifica, sembra siano stati ottenuti con alcuni fumiganti del suolo. Tra le piu moderne linee di ricerca emergono quelle rivolte allo studio degli iperparassiti dell’ Orobanche ed alla costituzione di tipi di fava relativamente resistenti.”20120515_0788aUna coltura di piselli ormai morta a seguito di un attacco di orobanche.
 
(Da “Coltivazioni erbacee” di Baldoni Giordani Pàtron Editore 1024 pagine. Uno dei  testi dell’esame di agronomia generale e colture erbacce)

domenica 13 maggio 2012

FRAGOLE NEL BENE E NEL MALE

Post precedente dedicato alle fragole

Cominciamo con il male

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Vaiolatura delle foglie
Malattia di origine fungina causata da un parassita chiamato “Mycosphaerella fragarieae” . E’ presente quasi sempre nel nostro fragoleto ma con attacchi del tutto insignificanti. Quando l’attacco è più forte le macchie rosso scuro possono confluire tra loro e creare aree secche, attacca anche il picciolo e può provocare il completo essiccamento della foglia.

Il parassita si conserva nelle foglie morte, quindi a fine inverno pulite bene! La diffusione è favorita da clima molto umido, ristagni d’acqua, irrigazioni per aspersione.

Mai trattato le fragole, ma se proprio volete richede un trattamento a base di rame.

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Clorosi ferrica 
In questo caso i parassiti non c’entrano nulla, si tratta di una fisiopatia causata da un ridotto assorbimento del ferro. La colpa solitamente è di un terreno o un acqua troppo calcarei e quindi spesso anche di un substrato un po’ troppo basico, la fragola preferirebbe i terreni leggermente acidi, ph circa 6, ma tocca fare con quel che c’è.

L’eccesso di calcare, che in giuste proporzioni è prezioso ed indispensabile, rende inutilizzabile il ferro anche se ben presente. E’ un problema non  solo delle fragole, ma anche di molte altre piante.

Se i vostri terreni vi creano questo problema in modo molto marcato potete pensare di intervenire in fase di impianto con del solfato di ferro e con delle fertirrigazioni adeguate.
Altrimenti piantate bietole che se ne fregano altamente di tutto ciò ;-)

20120502_0579 Deformato

Non ho ancora trovato qualche fragolina che esprima al meglio il concetto, a volte sono veri capolavori di abberrazione, dovessi trovarla ve la farò vedere.
Le deformazioni nel frutto derivano principalmente da difetti di allegagione (cioè di fecondazione)
La fragola non è un frutto, è un infruttescenza, i frutti sono quelli che noi riteniamo i semini (in realtà acheni) e ognuno deve essere fecondato. Se il “semino” non si sviluppa perchè non fertile, per esempio a causa di danni da freddo, la fragola non cresce in modo armonioso venendo a mancare nei punti dove il seme non c’è gli ormoni che stimolano il processo di crescita del ricettacolo.

Per ora basta guai, che oidio e botrite ancora non sono abbastanza fotogenici da proporveli, vedremo più avanti, ed altri guastafeste non si vedono ancora.

Proseguiamo con il bene

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Quando facevamo sul serio e non come oggi che giochiamo, ne abbiamo raccolte sino a 27 quintali, tutte rigorosamente certificate biologiche.

Una gran fatica.

sabato 12 maggio 2012

REGALI DI NOZZE

Si è sposato un amico, solitamente non è il genere di argomenti di cui scrivo, ma questa volta direi che un eccezione sia consentita, si rimane comunque in tema campagnlo.

Dunque ecco la foto di un terzo di un regalo di nozze assai inconsueto

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Ecco il secondo terzo 20120429_0386a

Ed il terzetto al completo 20120429_0388

Tutti elegantemente vetiti per la festa.

Comlimenti a Gardo che ha avuto l’idea

sabato 5 maggio 2012

ORGOGLIOSO

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Del caspo di insalata gigante 1,250 Kg. Chi tutto soddisfatto lo ha in mano non è un bimbo ;-) ma un uomo adulto e nemmeno piccolo. La pianta è una normalissima gentilina non una varietà transgenica, e come tutto nel nostro campo è cresciuta senza nulla di chimico. Solo acqua sole e letame.20120418_0281

Ecco il trucco: pacciamatura in  pvc. Dura ormai da 10 anni costantemente riutilizzata, quindi non mi sento in colpa per la plastica.

L’aiuola è piccina, per irrigare basta infilare il tubo sotto la pacciamatura, che provvede a mantenere l’umidità costante e le foglie isolate dal bagnato.

mercoledì 2 maggio 2012

COL TEMPO E CON LA PAGLIA…

…Maturano anche le fragole. (ma non erano le nespole quelle?)
Fragolpost N 5, qui il 4, da quello arrivate ai precedenti

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Io nei giorni scorsi ho avuto i miei cazzi, ma a loro, alle fragole intendo, questo non importa. Hanno iniziato a produrre  e io non vi ho raccontato nulla dei pregi della paglia (e di molto altro).
Quando l’epoca della raccolta si avvicina e gli steli che sorreggono i frutti cominciano a curvarsi verso il basso è ora di pensare a stendere la paglia.

Se lo avete fatto con molto anticipo probabilmente ormai sarà anzichè brillante asciutta e pulita, opaca umidiccia e sporca. Bene, cioè male, questo noi non lo vogliamo.

La paglia protegge i frutti dagli schizzi di terra se dovesse piovere, li tiene scostati dal suolo mantenendoli più sani, permette di raccogliere senza impiastricciare noi stessi e le fragole anche sotto l’acqua (del perchè uno debba essere così citrullo da raccogliere quando piove se mi ricordo ne parliamo un altra volta) e ha una leggera funzione di anticipo sulla maturazione. Non ho mai indagato se ciò dipenda dalla maggior quantità di sole riflessa verso le piante o da una seppur minima ed ipotetica emissione di etilene.

Senza paglia non si fanno fragole commerciabili.

Lo ha scoperto anche Gianni un mio amico che alcuni anni fa convertendosi da contadino a contadino-ortolano, ritenendola un vezzo, non l’aveva stesa: alla prima consegna al mercato all’ingrosso gli hanno subito dato vergogna e svalutato il prodotto.

Si lo so che voi probabilmente non dovete venderle :-)

martedì 1 maggio 2012

lunedì 30 aprile 2012

IL SUO PESO SULLE GINOCCHIA

avatar

Il gatto
I
Un bel gatto forte, dolce e vezzoso
Passeggia nel mio cervello
Come a casa sua.
Si sente appena quando miagola,
Per quanto il tono è tenero e discreto;
Ma la voce è sempre profonda e ricca,
Sia che brontoli o s'acqueti.
Questo il suo incanto e il suo segreto.
Come penetra e filtra questa voce
Nell'intimo mio più tenebroso!
Mi riempie come un verso numeroso
E mi rallegra come un filtro!
Che quiete per i mali più crudeli!
Racchiude in sé tutte le estasi!
Non le servono parole
Per dire le più lunghe frasi.
L'unico archetto che morde
Sul perfetto strumento del mio cuore
E fa cantare più regalmente
La più vibrante corda
È la tua voce, gatto misterioso,
Gatto serafico, gatto strano!
Tutto in te, come in un angelo,
E' sottile ed armonioso!
II
Che dolce profumo esala da quel pelo
Biondo e bruno!
Com'ero tutto profumato
Una sera che l'accarezzai
Una volta, una soltanto!
E' lui il mio genio tutelare!
Giudica, governa e ispira
Ogni cosa nel suo impero;
E' una fata?
O forse un dio?
Quando i miei occhi, attratti
Come da calamita, dolci si volgono
A quel gatto che amo
E guardo poi in me stesso,
Che meraviglia il fuoco
Di quelle pallide pupille,
Di quei chiari fanali,
Di quei viventi opali
Che fissi mi contemplano!

2011-07-230044

Vieni bel gatto, vieni sul mio cuore amoroso;
trattieni i tuoi artigli
ch'io mi sprofondi dentro i tuoi begli occhi d'agata e metallo.
Quando a bell'agio le mie dita a lungo
ti carezzan la testa e il dorso elastico,
gode la mia mano ebbra al toccare il tuo corpo elettrico…

Charles Baudelaire

Immagine 011

Scomparso il tuo peso sulle ginocchia,
la tua ombra ai miei piedi,
il vibrare delle fusa,
che la notte colmava il buio.
Scomparso lo sguardo che sempre mi seguiva.

Addio Amico

sabato 28 aprile 2012

COMINCIANO

20120425_0354La prima fragola di stagione, raccolta il 24 aprile.
(si lo so che oggi è il 28) 

Precedente post fragoloso

mercoledì 25 aprile 2012

A UNO DEI TANTI

2010-06-220012Soldati e  partigiani, italiani e non, uomini e donne.

GRAZIE2010-06-220008

No, i morti non sono tutti uguali.
Non a tutti si può dire grazie.

(Foto: un cimitero lungo la “Linea Gotica”)

domenica 22 aprile 2012

FRAGOLE E GELO

(Gelo, non gelato, per quello occorre aspettare ancora un po’.)
Terzo post dedicato alle fragole qui il primo ed il secondo

Delle due varietà di fragole adesso in campo, una è ormai a fine fioritura,

20120421_0303 20120421_0302l’altra, più tardiva, nel pieno del suo splendore. 

2005-04-270001 A differenza di quanto verrebbe da pensare non è detto che una varietà più tardiva sia meno esposta ai danni da freddo di una precoce come dopo vedremo.

Premesso che la pianta della fragola è un esserino assai resistente al gelo (se siete in dubbio riguardo all’attitudine di una pianta a sopportare il freddo, chiedetevi da dove viene, dove la si trova in natura, le fragole sono figlie dei boschi, creature di montagna, la pianta di fragola non sofre il freddo, nemmeno quello intenso, la si trova spontanea anche in zone dell’Alasca dove le temperature invernali raggiungono i –50, quelle coltivate sono un pochino più viziate ma comunque piuttosto resistenti). Il suo fiore invece il freddo lo sofre.

Ecco cosa può accadere ai fiori quando gela20120421_0306

20120421_0307Questi fiori, con i petali candidi ma la corona degli stami e il piccolo ricetacolo con i pistilli completamente bruciati dal gelo, sono delle piante tardive la gelata per loro è arrivata nel momento meno adatto. Chi ha aperto i fiori prima e chi lo ha fatto dopo non ha risentito del freddo; boccioli e frutticini sono rimasti indenni. La temperatura a cui soltamente gli organi fiorali vengono danneggiati è attorno ai –2;-3 C°, e nel campo ha fatto giusto giusto 
–2,5

Temperatura poco gradita anche dalle zucchine appena trapiantate in campo che ci hanno rimesso qualche foglia, quelle che toccavano il tessuto protettivo tenedolo sollevato dal cuore, per fortuna salvo20120421_0310 Eccole qui belle pimpanti anche se in ritardo rispetto al dovuto.

Anche le viti hanno avuto i loro problemi col freddo fuori stagione20120421_0316Niente di serio nemmeno qui, le piante danneggiate non sono molte.

20120421_0315Questa per esempio sta benissimo, e esperienze degli anni passati, con gelate anche più serie mi hanno insegnato che le gemme perdute vengono di solito sostituite senza particolari danni alla produzione.

Quindi speriamo di fare il vino anche quest’autunno.