"SOLO L'ASSENZA DI CERTEZZE PUÒ AIUTARCI A RESTARE LIBERI"
(Roberto Esposito)

lunedì 7 ottobre 2013

NEL GIARDINO SELVAGGIO

Sono fortunata, godo del previlegio di potermi aggirare in uno splendido giardino selvaggio quasi come fosse mio.
Ogni volta che voglio posso godere dei suoi silenzi, dei colori, dell’odore di bosco e di fiori che diffonde, posso camminare sotto i suoi grandi gelsi e qualche volta anche rubare un fiore da mettere in vaso sulla mia tavola. E’ un giardino un po’ speciale come la sua artefice, esuberante generoso e un po’ disordinato, un giardino di campagna che qualcuno ha avuto il coraggio di definire “en Bisar” ovvero un bisciaio.
Malgrado non volesse essere un complimento può anche essere che lo sfacciato detrattore non avesse tutti i torti, infatti anche le biscie sono rispettate ed hanno il loro posto nel giardino di Milena.
In questi giorni di inizio autunno insolitamente piovosi e cupi, proprio nei punti meno soleggiati, il giardino selvaggio ci sta regalando una delicata ma abbondante fioritura.

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In un altro angolo, un po’ per arte, un po’ per fortuna, i settembrini riprendono il lilla tenue dei ciclamini selvatici che ogni anno sbocciano sempre più abbondanti.

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A qualche metro l’invasione dei topinambur, che non invitati si sono aggiunti alle aiuole tra le ultime zinnie, contribuisce a giustificare il nome di Giardino Selvaggio che ho voluto attribuire a questo posto capace sempre di rasserenarmi.

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Oggi ho rubato al giardino di Milena un minuscolo mazzo di ciclamini selvatici, fioriscono senza le foglie

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Quando perdono il fiore arricciano lo stelo su se stesso fino a portare il seme che va crescendo, a contatto del suolo, e talvolta anche fin dentro il terreno. Le foglie aspetteranno la primavera per farsi vedere.
Per coronare i piccoli  fiori che ho raccolto ho usato le foglie d’edera che con una certa fantasia possono richiamare quelle del ciclamino. 

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Grazie dei fiori Milena!