"SOLO L'ASSENZA DI CERTEZZE PUÒ AIUTARCI A RESTARE LIBERI"
(Roberto Esposito)

domenica 26 aprile 2009

AREA PROTETTA

A cinque minuti in macchina o a 15 in bici dal regno del divertimentificio nazionale che è la costa romagnola, c'è ancora un posto molto bello pieno di verde e di uccelli.

L'eccesso di adrenalina causato dal vivere in romagna ha però effetti negativi anche in quest'oasi: una regimazione delle acque shizzofrenica.

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Quest'autunno

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Questa primavera 

L'area umida è nata in seguito ad uno sbarramento, effetuato alcuni decenni fa, per scopi di approvvigionamento idrico, sul torrente Conca. L'invaso ha lavorato a quel fine per pochi anni, un errata valutazione delle condizioni del torrente ha portato al suo insabbiamento nel giro di poco tempo. Le associazioni ambientaliste hanno cercato di creare dunque un area adatta alla sosta e riproduzione degli uccelli acquatici. Peccato che la regimentazione delle acque attuata da chi controlla il bacino non sembra sempre la più adatta a favorire gli animali

Sopratuuto oggi che è la diga di Ridracoli a garantire l'acqua in riviera sembra ingiustificato aver così poca attenzione per le specie nidificanti

Le differenze di livello si potrebbero imputare alle condizioni meterologiche (dopo l' estate secco, in primavera dopo le piogge con l'acqua) non è così l'estate e l'autunno erano stati piuttosto piovosi e l' invaso del Conca è stato lasciato vuoto anche per tutto questo pivovoso inverno -inizio primavera.

Malgrado ciò il Signor e la Signora Svasso metton su casa, li abbiamo colti con cemento e cazzuola in mano, ops, nel becco.

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Svassi

Beh le foto son quel che sono, ma è che i signori Svassi sono assai permalosi e di lasciarsi avvicinare un po' non se ne parla nemmeno, un attimo e spariscono sott'acqua riemergono poi chissà dove, e soprattutto ben lontani.

Ho fatto anche un'altro incontro interessante, Miss Aristolochia con la chioma di un colore non abituale

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Aristolochia  come l'ho incontrata

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E Arisolochia clematitis come la conoscevo  (rielaborazione di un immagine tratta da "Segreti e vitù delle piante medicinali"

Che sempre di un Aristolochia si tratti mi par fuor di dubbio ma probabilmente non è la clematitis

domenica 5 aprile 2009

HO SOGNATO?

Alle 22.25 circa ho sentito una bella scossettina di terremoto, in casa hanno traballato i mobili e mi si è spostato il culo dal pavimento. Evidentemente devo aver sognato, ho fatto un giretto su un po' di siti e nessuno dice niente. Fantasmi? Meglio così.

HO BUTTATO LA BICI NEL FIUME

2008-04-290003 Oggi è una bella giornata di inizio primavera, ma, non delle più calde e così, poichè anche oggi, malgrado sia domenica, son sola soletta, dopo un adeguata bardatura ho caricato la bici nella Twingo e son partita alla volta del parco del Marano.
Nella mia beata ingeniuità mi sono avviata fiduciosa su uno splendido sentiero lungo fiume (sapevo che c' era ma non l' avevo mai fatto) e, volutamente ignorando i trascorsi giorni di piogga insistente ho cominciato a pedalare sulla ghiaia del letto del torrente, in verità nemmeno troppo gonfio. Dopo poco il sentiero allontanandosi dalla riva comincia a correre sulle sabbie portate dal fiume, poco stabili, si sprofonda un po', ma è bello, non c'è nessuno, più avanti sembra ancor meglio..

...E... PLASH!
...come è la terra da noi? Ma argillosa! Lo sanno tutti. Cosa succede alla terra argillosa quando è ben ben bagnata e adeguatamente impastata dagli zoccoli di molti cavalli? Non lo sapete?
Ve lo racconto: si formano, nei posti più asciutti, tante scodelle profonde 20-25 centimetri della dimensione dello zoccolo, distanti 5;10 cm l' una dall' altra, separate da esili paretine di fango, piene per due terzi d' acqua fangosa. Dove invece il sentiero si abbassa un po' ed è più umido le piccole pareti solide tra una "scodella"e l' altra non esistono più e il tutto si trasforma in una "nutella"  appiccicosa che arriva fin quasi al mozzo, che risale attaccata alle ruote che ingloba le ganasce dei freni che cementa il cambio,che impasta i pedali.-
Però, appena poco piu avanti, ecco! Vedo! Rive coperte di timo in fiore ed anse erbose da dove si alzano, come centinaia e centinaia di fiammelle rosso e fucsia piccole orchidee protette da cortine di pruni fioriti e ancora ranuncoli gialli e minute ombrelle di fiorellini bianchi. A lato il torrente, pulito.

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Orchis morio? 

2005-05-090007a Orchis militaris?

2008-04-200014a Polygala vulgaris (classificata da equipaje)

In mezzo a questo, un pupazzetto di fango su una bici si guarda attorno e si dimentica di essere di cattivo umore, ma, si dimentica anche che di li a poco gli toccherà prendere la sua bici in braccio e cacciarla sui sedili della macchina, strisciando venti chili di fango ovunque nell' abitacolo; che importa è così bello.
Così avanti a dispetto della mota.
All' ora di invertir la marcia, pasticciata per pasticciata, visto che la strada asfaltata è vicina ecco che decido, lo faccio,...-butto la bici nel fiume -...e se fosse un po' più caldo nel fiume butterei anche me!
Dopo aver strofinato quanto basta me ne sono tornata alla macchina, lungo la via asfaltata sta volta.
Così ecco sapete perchè una può decider di buttar la bici in un fiume.  :-D