"SOLO L'ASSENZA DI CERTEZZE PUÒ AIUTARCI A RESTARE LIBERI"
(Roberto Esposito)

martedì 1 dicembre 2020

NON DI SOLO CORONA...


Ovvro: Ubi maior minor cessat.

Taluna e Sempronio

-Ma sei sicura? Possiamo stare tranquilli?
-Uffaaa come rompi lo sai che uso la pillola no? È quasi un anno che la prendo ho cominciato quando stavo con Tizio e anche se è un paio di mesi che non stiamo più insieme non ho smesso.
-Ok, ok, scusami hai ragione, ma è che pensavo che se usiamo il preservativo forse è meglio, sai per sicurezza...
- Ma sei scemo? Di che hai paura prima di stare con Tizio io ero vergine e lui era stato solo con un'altra tipa... Io quel coso da troie non lo voglio. O mi prendi per il culo e oltre che con la Caia sei stato con un sacco di stronze che la davano via a tutti?
- Cazzo dici! Magariii
- OOOOH STRONZO! Come magari! Mi hai rotto le palle vattene!
No dai... Vieni qui, lo sai che scherzo, che è un sacco che mi sfinisco di pugnette pensandoti...

..................

...................

-Semprò... ti devo parlare ho saputo una cosa...
-Che voce hai? cosa è successo i tuoi hanno saputo che scopiamo?
-No... Non è... quello... è che... Sig sniff mmm sniff
-Uffa non ti sento non ho capito una sega, dai vediamoci, adesso però non posso che devo finire di studiare che domani ho tema, ci vediamo domani pomeriggio che così sono libero tutto il tempo che vuoi
-Ma è importanteeee! Molto! Uuuuuhg mmmm glom sniffff
- Ma piangi??? Sei incinta? hai smesso la pillola e non me lo hai detto?
-Nooo la prendo sempre cazzo dici non è quello è solo che...
-Dai va bene piantala di piangere faccio una scappata al parco sotto casa tua ti aspetto al muretto tra dieci minuti frego il motore a mio fratello.

...

-Dai Taluna, smetti di piangere che cazzo è successo?
-È che ...Talaltra l'altro giorno ha avuto un incidentein bici, la hanno presa sotto mentre tornava da scuola e adesso è in ospedale...
mmm sniff
-Talaltra? Ma sta così male? Siete amiche?  Non lo sapevo, non è la ex di Tizio?
-Sì è lei... no non è che siamo proprio amiche... Mi ha telefonato Tizio per dirmelo...che... Glom... ugh...
-Beh? 

-Ècheinospedalelehannofattoleanalisiedèpositivaaaa,eancheTizioloèeeeee


 NON DI SOLO CORONA, ANCHE DI HUMAN IMMUNODEFICIENCY VIRUS SI AMMALA L'UOMO

Ricordatelo

1 Dicembre giornata internazionale per la lotta all' HIV

sabato 21 novembre 2020

QUANDO ESSERE NEGATIVI È POSITIVO

Ovvero:

SCREENING DI MASSA

L'Alto Adige ci sta provando e a quanto pare è possibile, In meno di due giorni più di 200.000 test effettuati.

L'obbiettivo è di raggiungere il 60% della popolazione arrivando a quota 340.000 test.

Mi sono sottoposta al test anche io, risultato ricevuto tramite e-mail in 12 ore.
Sui giornali si legge dei disagi di ieri per le code al freddo, frottole, le code ci sono state, ma c'erano 15 gradi e nel giro di un paio di ore i tempi di attesa si sono normalizzati quasi ovunque.

Mi sono presentata al punto di prelievo nel momento di massima coda, ovvero poco prima che iniziassero con i test che avrebbero dovuto cominciare alle 8. In realtà per il pubblico l'apertura è stata un po' posticipata perché si è voluto, prima di aprire ai cittadini, testare e refertare prima tutti gli addetti allo screening.

In circa un ora avevo comunque fatto tutto. ci sono stati punti di prelievo in cui l'attesa è stata superiore ma niente di terribile.

QUI i dettagli della partecipazione ed i risultati

domenica 13 settembre 2020

SEMBRA UNA MELA, CHE COS’È?

Seguo da parecchi mesi alcuni gruppi che si occupano di botanica con  intento culturale, divulgativo, didattico, conoscitivo e affianco a veri esperti, conoscitori preparati, ho scoperto un frequente allontanamento di molti dal rapporto istintuale dato dai sensi nei confronti di quello che ci circonda.

Mi spiego: si leggono spesso richieste di identificazione  che lasciano perplessi, ma come facciamo ad avere così poca fiducia in noi stessi? Non siamo più capaci a volte di fare il collegamento tra un profumo che non può non essere noto a tutti e la relativa pianta, fra il frutto comprato al supermercato e lo stesso frutto trovato in natura.


È come se non ci fidassimo più dei nostri occhi del nostro naso, come se la natura ci intimidisse, e se un anguria non è sul banco del fruttivendolo non siamo più capaci di credere nel nostro istinto e riconoscerla.


Abbiamo paura di stropicciare tra le dita una foglia di alloro e dire si è alloro lo posso mettere nell’arrosto. Non riconosciamo più una prugna o una mela selvatiche, una foglia di menta ci imbarazza.

Però abbiamo voglia di conoscere e riconoscere e chiediamo e questo è consolante.

Io però mi fido, e voi?

mercoledì 15 luglio 2020

IL GUADO ALLE SPALLE


Alle spalle, e ormai non più vicinissimo. Nel frattempo, dopo averlo superato, siamo riusciti a piantare il campo e a consolidarlo.
L’ undici di maggio eravamo sull’altra sponda, grazie alla nuova residenza presa facilmente online e grazie al rientro al lavoro dei traslocatori.

Finalmente dietro la porta rossa ma assediati da un muro di decine e decine di scatoloni.

Finito di montate i mobili abbiamo cominciato a demolire il bastione di scatole e malgrado una casa più grande trovar un posto adeguato a tutto non è stato semplicissimo Ma in fine, bene o male, sotto lo sguardo carico di riprovazione della gatta che detesta il disordine, ci siamo riusciti.

Libri negli scaffali, pentole negli armadietti, quadri alle pareti,

PC installato, ADSL on…


Anche l’inventario di morti e dispersi non è stato drammatico una bella brocca in meno, un paio di bicchieri e un piatto da portata rotti, un libro perso nel nulla. Direi che è andata bene, basta non strapparsi i capelli per qualche graffio al pavimento di legno appena risistemato.

Poi è toccato alla burocrazia, Utenze da chiudere da un lato altre da adeguare dall’altro medico di base da scegliere… Solite cose di chi cambia città.

Da un paio di settimane possiamo dire di aver finito anche se una fine definitiva dei lavori, come in tutte le case non esiste. Manca, per esempio, la tenda su un balcone, ma ci si può fare colazione lo stesso, ed è bellissimo guardare il giardino fiorito bevendo il tè.

Così dopo più di due anni e mezzo da quando il mio compagno s’è fatto male possiamo finalmente tirare il fiato e cominciare a guardarci intorno con curiosità...

Ma questa è un altra storia e la racconteremo un’altra volta :)

venerdì 13 marzo 2020

A METÀ DEL GUADO

È passato un po’ di tempo, la  stufa nel frattempo è arrivata, i lavori per sistemare la casa sono terminati, i mobili che il mio compagno ha preferito fare in Romagna dove ha più spazio e il laboratorio ben organizzato sono finiti e già arrivati a Terre Alte, la casa qui a Terre Basse è praticamente tutta nelle scatole, rimangono fuori le cose indispensabili per un minimo di necessità quotidiane: un po’ di panni, le pentole, qualche provvista e poco altro; il camion per il trasloco definitivo è prenotato. In somma siamo pronti…

… Ma… Siamo bloccati in mezzo al guado.

Bisogna aspettare che la salute pubblica migliori, che i venti di tempesta si chetino, che il virus muoia di fame non trovando più nessuno da contagiare.

Chiusi in casa, ma non troppo, siamo dei previlegiati abbiamo ancora un campo dove andare a spasso, centinaia e centinaia di metri senza nessuno solo albicocchi in fiore e mari di violette profumate.


E in tanto oggi era bello caldo e io ho i vestiti leggeri in qualche scatolone disperso nel mucchio.