"SOLO L'ASSENZA DI CERTEZZE PUÒ AIUTARCI A RESTARE LIBERI"
(Roberto Esposito)

sabato 20 ottobre 2012

VESPE

Durante la vendemmia i grappoli sciupati sono stati lasciati dove erano e ora sono ambito cibo di imenotteri (api vespe e famiglia) e ditteri (mosche e compagnia bella)

20121020_0574ala foto sopra ne è un esempio, la proporzione tra le due vespe e le due mosche alla destra tornerà utile dopo per un confronto.

Fin qui nulla di interessante, la cosa si fa un poco più delicata spostandosi di qualche metro e guardando in terra. E per fortuna che in terra ci si è guardato! 20121020_0550aUn vespaio sotteraneo di notevoli proporzioni.
L’altro ieri il foro di ingresso era appena visibile e Bobbedol si stava ripromettendo di intervenire per risolvere il problema prima che qualcuno dei bimbi che girano nel podere ci mettesse un piede.

Ora, che le notti cominciano ad essere fresche, avvicinarsi ad un vespaio la mattina presto è abbastanza sicuro, intontite dal freddo sono praticamente immobili.

la mattina sucessiva dunque armato di benzina e accendino si avviava a compiere la strage necessaria ma, arrivato li, ha scoperto d’esser stato preceduto nella notte da un non ben identificato guastatore di vespai che aveva scavato allargando il foro d’ ingresso che, dai due–tre centimetri di diametro originari ne aveva ora almeno dieci. Il visitatore notturno aveva poi anche estratto parte delle cellette cartacee, che le vespe usano per allevare le larve.20121020_0559

20121020_0561aIl vespaio era dunque già in agitazione quindi non avvicinabile e la curiosità sull’autore dell’intervento distruttivo molta.

Il giorno sucessivo, cioè oggi, il foro è ormai largo trenta centimetri, parti di vespaio sparse ovunque nel raggio di una decina di metri, altri segni di scavo evidenti. 20121020_0554ala struttura interna, parecchio più grande di un pallone, oltre 30 cm di diametro per 40 di profondità, ovoidale, ormai devastata, resa visibile.

Permane il mistero su chi sia la creatura nottuna che evidentemente si nutre di vespe o delle loro larve togliendoci, per ora, l’incomodo di dover intervenire, anche se a dire il vero di vespe ce ne è ancora a centinaia e incazzate nere.

La supposizione di bobbedol è che sia un tasso e cercando informazioni ho scoperto che un tipo di tasso è chiamato tasso del miele, perchè immune alle punture d’ape, apre gli alveari per rubare il miele come l’orso Yoghi.

Questo tasso però non vive in Europa bensì in Africa e le vespe non fanno miele, ma essendo il tasso nostrano un tipino determinato, che gli insetti a tavola li gradisce ed anche lui personaggio assai resistente (immune al veleno di vipera per esempio)  ci siamo chiesti se non sia l’autore più probabile del lavoretto nottuno.

Qualcuno ha risposte più certe da darmi?

Torniamo adesso al discorso della prima foto sulle proporzioni tra vespe e mosche. 20121020_0572aLa mosca è sempre la stessa, quella in basso a destra della prima foto; è la “vespa” ad essere cambiata! Questo è un calabrone! Formato gigante!20121020_0586a

E per favore se sapete chi può essere il devastatore di vespai fatemi sapere mi raccomando.

Aggiornamento sucessivo:

Un amico biologo mi conferma che i nostri tassi sono assai ghiotti di larve di vespa.

Dunque grazie tasso, torna a trovarci.