"SOLO L'ASSENZA DI CERTEZZE PUÒ AIUTARCI A RESTARE LIBERI"
(Roberto Esposito)

domenica 26 gennaio 2014

IL MODO SBAGLIATO

Ovvero: ma è proprio necessario fare le cose così?

Pieve Corena, Monte Cerignone, Montemaggio, Val Porco, Cuccagna, Montecopiolo…
Che bei nomi evocativi questi bei posti tra le colline a cavallo tra Marche Romagna e San Marino

pannelli solari
Google li vede così ma le riprese sono di qualche anno fa.
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Io li ho visti così, ma anche queste foto sono di qualche anno fa, non molti, tre, forse quattro. Adesso questo prato, proprio questo della foto qui sotto è un po’ cambiato;

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è diventato così, in nome di una malcompresa ecologia.

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Forse non abbiamo abbastanza tetti di capannoni da coprire di pannelli solari… 
E allora ecco che ne copriamo i campi.
Un’eonomia slegata dalle persone, incentivi sbagliati, rendono più conveniente lastricare i prati con il silicio che farci crescere erba da pascolo.
Lo so, sono terre povere e avare, argille instabili sempre in movimento che rendono poco o nulla, ma questa non mi pare una soluzione, mi sembra piuttosto un altro problema.

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La staccionata si, almeno quella è rimasta.

Non è il solo modo con cui le nuove fonti di energia rubano la terra, ne riparleremo.

giovedì 23 gennaio 2014

LA PECORA 2

Ovvero la pupilla del diavolo.

Dopo la pecora in simil “lego” di questo post occorre ora che vi presenti quello che penso si tratti del “formato” di pecora da cui è stata tratta l’ispirazione per quella da pazientemente costuire.
Tempo addietro in quel di “Terra di Origine” ne ho incontrato un gruppetto.
Avete mai guardato una pecora negli occhi? No? Beh, (beeee) fatelo 

Abituati come siamo alle tonde, dolci pupille canine, bovine, equine ed anche umane,

occhi2
(ebbene si ci sono anche io, e si lo so uno degli sguardi non è molto “dolce e rassicurante” direi che inquieta più di quello della pecora)

alle seducenti fessure verticali degli occhi dei nostri ammaliantissimi gatti,

occhi di gatti 

l’occhio della pecora risulta decisamente perturbante ed un po’ demoniaco:
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pupilla orizzontale e pure squadrata, quello delle capre credo pure, ma non ne sono certa.
Eppure a volte riescono ad essere decisamente carine,

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Almeno finchè sono piccine, che poi…
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Difficile definirle belle

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(Pensa per te, mi hanno risposto)

P.S.
Qualsiasi stupidaggine pur di non scrivere della politica di questi giorni

domenica 5 gennaio 2014

E DOPO I PAPAVERI VENNERO I GATTI

(Ma non erano papere?)
Perchè questo titolo abbia un senso occorre fare un passo in dietro sino a i commenti di questo post
Dunque come da suggerimento ricevuto e da promessa fatta, “E gatto sia” anzi, non gatto ma gatti, come richiesto da Loretta di Unrosetoinviacerreto e da MoscO di Terre Alte.
Disegni sempre ad acquerello poi verniciati, questa volta tutto in bianco e nero, o quasi ;-)
Le immagini non sono foto ma scansioni della scatola (Pigra, pigra, pigra.)
Le confezioni della Twinings hanno sul coperchio un piccolo marchio in rilievo e per mascherarlo mi sono dovuta inventare questo scarabocchio che ne segue più o meno i contorni, un po’ gatto un po’ giullare.
scatola gatto 5
Questo qui sotto è decisamente un micio dallo sguardo poco rassicurante, che volete farci, mi è venuto così.
- Provate a togliermi il gomitolo e vi graffio-
scatola gatto 4
Sull’altro lato stretto della scatola
scatola gatto 2
Qualcosa di molto rilassante per uno dei due fronti
scatola gatto 3
L’ultima faccia è invece una vera e propria dedica e tutta la scatola è nata da li
scatola gatto 1
Riprende il logo di MoscO a cui è andata la scatola. E’ proprio per quello, cioè per non bruciarmi la piccola sorpresa che pur avendo terminato di disegnarla da molto non avevo ancora postato le foto.

mercoledì 1 gennaio 2014

COME UNA CORNUCOPIA

Ovvero dell’illusione

Nella assai probabilmente vana speranza, che il prossimo anno possa essere se non di abbondanza, almeno non di scarsità, pubblico una foto della corona che ho preparato per la cena dell’ultimo dell’anno, una corona che vorrebbe essere un incontro tra la mia nordica terra di origine e la mediterranea provincia che mi ospita, praticamente un Adventskranz con limoni e melograne. Un illusione di cornucopia per invocare tempi migliori.

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Auguri ai miei quattro lettori