Ovvero un rito apotropaico per cacciare il buio
E’ freddo, umido, nebbioso, se stendi i panni non si asciugano, comincia a fiorire qualche muffa sui muri di casa, anche l’artrosi cervicale approfitta della situazione per farsi sentire.
E alle quattro di pomeriggio è già scuro.
Il mondo appena fuori casa
In poche parole bisogna convincere il Sole che è ora che riemerga un po’ prima dall’orizzonte.
A fine novembre lo ho incontrato un giorno che aveva finalmente deciso di cacciare il naso fuor dalle nubi e rispettosamente gli ho fatto notare che era ormai dal 22 settembre che ogni giorno si faceva vedere più tardi, che sarebbe stato carino se si fosse deciso ad alzarsi un po’prima la mattina. Lui niente! Fa il prezioso dice che non ne ha voglia, che tanto con questa crisi che si alza a fare, che se non si impegnano nemmeno i governanti perchè mai dovrebbe impegnarsi lui, (pure qualunquista ‘sto Sole mi sta diventando) e avanti con la solfa. Insomma, per convincerlo a darsi un po’ daffare ho dovuto promettergli un Adventskranz come si deve fatto secondo tutti i crismi. Così i giorni scorsi sono andata per campi e giardini a cercare la materia prima e mi sono messa al lavoro.
La corona dell’avvento (Adventskranz) di quest’anno è in rami di cedro
Il primo dicembre, domenica, ho acceso la prima candelina e per tutta la settimana alla sera la ho fatta ardere, poi l’otto di dicembre, sempre domenica, ho acceso anche la seconda, ed il quindici toccherà alla terza. Ho fatto le cose per bene, solo ho omesso l’invocazione tenendosi tutti in circolo per mano.
Se il 22 di dicembre, quando anche alla quarta candela verrà data fiamma, il Sole non si dovesse decidere tornare non so proprio più come fare per convincerlo.
Questa qui sopra ,dell’altranno, è in cipresso
Scusate la storiella scherzosa, mi è venuta così senza premeditazione. Ora un poco più seriamente ecco le cose come stanno. La tradizione nordica della corona dell’avvento (Adventskranz) è un sovrapporsi tra antichi culti dedicati al sole e cristianesimo, un po’ come capita per l’albero di natale. A casa nostra la si è sempre fatta sebbene con spirito decisamente pagano.
Questa di Terre Alte è una in classico in abete
L’usanza prevede che a partire dalla prima domenica di avvento la famiglia la sera si ritrovi tutta insieme e che reciti le orazioni tenendosi per mano attorno alla corona con una sola candela accesa, così per tutte le sere della settimana.
Ecco la mia Adventskranz di questo dicembre accesa
Al giungere della seconda domenica d’avvento si accenderà anche la seconda candela procedendo nel percorso di avvicinamento al natale sino all’ultima domenica quando le candele saranno accese tutte quattro.
Sono consuetudini, che sebbene in casa nostra non si sia mai pregato, mi accompagnano sin da quando ero bimba. La corona dell’avvento la si faceva, e alla sera si accendevano le candele, poi qualche volta, per il piacere di stare insieme, senza bisogno di orazioni, con mio padre e mia sorella ci si teneva un po’ per mano guardando le fiamme danzare.
Nell’ottobre di quasi dieci anni fa, in uno dei suoi ultimi giorni, mio padre ci chiese di non dimenticarci di fare l’Adventskranz e, accendendone le candele, di ricordarci di lui.
Per finire la più bella, corona e foto sono di TerreAlte.
17 commenti:
qui invece siamo STUFI agri di un sole come una polenta, cielo blu cobalto, non una nuvola da 3 settimane e pare debba continuare così per un pezzo.
Da voi il bello è noiosamente brutto, da noi noiosamente bello :D
(nevicherà quando venite su voi?)
Bello il Kranz :) Il mio è minimale quest'anno, ma c'è. Acceso.
Baci
Be', ci concludi il post così, con tuo padre, ci fai commuovere! Io sono la pagana della mia religiosissima famiglia, ma curiosamente sono l'unica che tutti gli anni pensa a fare il presepe.
Bella la corona dell' avvento.
Ed è bello che sia anche associata
a tuo padre.
Ciao
Loretta
@ Franz: io ci provo a portarti qualche nuvola e una spruzzata di neve, le aggancio a traino dietro "la furgona", spero non si sfilaccino tutte lungo i quattrocento chilometi di autostrada.
@ Marta: ho trovato spesso in molti non credenti una spiritualità a volte più forte che in certi credenti. Non occorre inchinarsi ad un dio per sentire l'alito di sacralità (passami il termine) che pervade l'universo, quel qualcosa di prezioso presente nelle cose. Questi piccoli riti ci aiutano a riconoscerlo e ad aprezzarne la bellezza e a vivere un po meglio. Ho visto il tuo minuscolo presepe di erbe aromatiche e cotone.
@ Loretta: durante le burrascate delle settimane scorse, che sicuramente dalle tue colline assai vicine alle mie hai sentito, è caduto lo stentato cedro che cresceva sotto casa, ne ho usato i rami per fare l'Adventskranz, ma non è stata un'idea felice, è venuta bella ma perde facilmente gli aghi; meglio il cipresso o la tuja se non si ha dell'abete, ma non quello rosso che ha lo stesso difetto del cedro che ho usato io.
Un saluto ai tuoi gatti.
PREFAZIONE, la Franz è un mito.
Invece questa storia mi piace, scalda il cuore con teneri pensieri, anche per un orso ateo solitario come me!
@tenax: Dai vieni a dirglielo di persona, magari a gennaio o febbraio se torniamo su.
P.S. difficile accostare il tuo aspetto a quello di un orso ;)
Riconosco cose che vedevo e vedo da mia nonna e ora da mia zia ... pure mia mamma, scesa un po', fa lavoretti così (senza candele, che non ama).
Molto bella la corona e molto intimo e poetico il ricordo di tuo padre che lascia un messaggio così spirituale.
Ti abbraccio e ti auguro sereni giorni (meteo a parte!)
Ciao ho incrociato il tuo blog e mi è piaciuto tantissimo,ho scelto di essere un tuo lettore fisso, mi piacerebbe facessi anche tu con il mio.io sono il Weblogger di questo link: http:\\prodotticoop.blogspot.com.
Spero di vederti tra i miei lettori in modo di poterti non perdere nel grande mare delle rete e leggere periodicamente , molto volentieri.Quindi spero a presto e scusami del disturbo che ti ho arrecato..a presto!
che tempo!
Che bella usanza! le tue foto cara Vera, sono sempre bellissime! buone feste e un caro saluto! Sara
Ciao Alligatore, radici comuni abbiamo, chi più lontane, chi più vicine, ma bene o male la linfa risalendo veicola gli stess ricordi. Un caro saluto.
@Erbaviola, sei un po' maga Grazia? Sono quassù a "terre alte" e sto combattendo contro la pioggia che ci ha allagato le cantine, quindi, come appunto tu scrivi, "meteo a parte"Come è andato il trasbordo dei tuoi manicaretti? hanno fatto bun viaggioarrivando appetitosi come sono partiti? Auguri Grazia, boun anno a te e ai tuoi.
@Doomer: ben venuto sul mio blog. Or ora sono in modalità mobile, ma appena ritorno alla base verrò sicuramente a farti visita sul tuo spazio web, per ora ti ringrazio molto della visita, e auguro anche a te buone feste.
Cooksappe; Che tempo davvero, hai ragione, stiamo passando la giornata a raccogliere acqua in cantina con sracci e secchi. Ben venuta amica sulle mie pagine, appena ritorno alla base verrò a farti visita amia volta.
Brava Sara! Ben tornata, dispiaceva molto non leggerti più, vedere nel mio reeder il tuo blog sempre con il segno di irraggiungibile dava un senso di vuoto.
Che il prossimo anno ti sia più lieve.
Mai esprimere desideri con una strega iperbolica nei dintorni: potrebbe accontentarvi :S stiamo sgottando acqua dalla cantina da qualche ora. Diluvia in basso e nevica in alto da 48 ore.
siete avvisati, non esprimete desideri a portata di orecchie di Vera
@MoscO: Pensi che possa dipendere dall'ereditarietà?
Ancora, meraviglia!
@UnUomo.InCammino, sai attorniarsi, per quanto è possibile di cose belle aiuta moltoad alleggerire l'impegno del vivere
La bellezza salverebbe il mondo.
Il fatto che questo mondo modernista, liquido, artificiale, di plastica, massificato, industrializzato, diventa ogni giorno più brutto NON è affatto un buon segno.
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