Ovvero un’idea piccina piccina.
Non è ghiaccio alla base di rocciose montagne,
non è un ruscello che serpeggia nel gelo,
non sono cumuli di neve sporca.
E’ SALE.
Montagne di sale greggio appena raccolto, fotografato a Salin de Giraud in Camargue
Che è il paese qui sopra.
Questi invece sono i bei colori della salina di Marim vicino ad Olhao in Portogallo
fotografata proprio di fronte alla vecchia stazione abbandonata.
Questo è il mio tavolo e dunque si ritorna all’idea piccina picciò del sottotitolo del post di oggi.
Ho finito le acciughe sotto sale, non compro mai quelle sott’olio, costano molto di più e l’olio solitamente è di bassa qualità.
Terminate le acciughe rimane il sale che le conservava, anzichè buttarlo lo faccio asciugare e lo tengo in un barattolo accanto al sale comune, a portata di mano da usare a seconda dei piatti. In aggiunta a questi due c’è un terzo baratolo: quello del sale profumato che ho appena finito di preparare.
Il sale profumato lo faccio in più modi, dipende dall’estro del momento, ma la base è sempre quella:
Sale fino aglio, cipolla, rosmarino, salvia, pepe.
Circa 1/4 di cipolla e un paio di spicchi d’aglio per 800 1000 g di sale, un cucchiaio di pepe in grani, le erbe è meglio che siano secche perchè si sminuzzano meglio, alle classiche salvia e rosmarino si possono aggiungere molte altre compagne, io solitamente metto santoreggia e timo per un profumo più piccante. Maggiorana e alloro per un aroma più dolce…
Cumino, anice, finocchio, coriandolo… è tutto ammesso, basta annusare man mano che si procede fino che si è soddisfatti.
Sulla quantità di sale indicata per dare un po’ di sapore in più non ci stanno male (se li usate) un paio di dadi da brodo, oppure se non li utilizzate qualche cucchiaiata di fiocchi di lievito alimentare che ha un sapore simile.
Si mette tutto nel mixer e si frulla.
Si possono preparare miscele più adatte al pesce, altre per le insalate, oppure per la carne.
I miei tre barattoli sono sempre sul tavolo da lavoro accanto ai fornelli.
3 commenti:
sarà forse l'ora della cena...li sento fin qui, i profumi del sale. sale, tutto da ri-scoprire, un elemento così "banale", si potrebbe (forse?) farne a meno, ma quando c'è si sente e dà allegria ai piatti e al palato. ciao p.
Profumi che arrivano fino alla palude (suggestive quelle foto con quella cosa che non è neve sporca).
@ Losmogotes: difficile pensare ad una cucina totalmente priva di sale, ma normalmente tendiamo ad usarne troppo, mescolarlo con le erbe aiuta a metterne meno.
@ Alligatore: le foto mi fanno venire taaanta nostalgia del periodo in cui riuscivo a fare qualche viaggio, sono anni che non ci riesco più
SGRUNT!
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