"SOLO L'ASSENZA DI CERTEZZE PUÒ AIUTARCI A RESTARE LIBERI"
(Roberto Esposito)

domenica 29 marzo 2009

B. C.

Nel senso di bi-ci(cletta) e di before Christ. Traducendo: è da prima di Cristo che non mi faccio un giretto in bici. Comincia la stagione in cui viene voglia di toglierla dalla cantina e ricominciare ad usarla Alcune cose ne riducono però un po' il desiderio.

Riccione ha puntato molto sul ciclo turismo, ha creato una rete di hotel con servizi dedicati a chi viene in Romagna per seguire le orme di Pantani, la provincia ha cominciato a costellare l’entroterra di cartelli indicatori per chi pedala: direzioni, distanze, pendenze… Tutto bene, ma…

bike

Il simbolo dei bike hotel

Ecco i bordi delle strade lungo le quali si invita a pedalare.

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Si vedono bene lae immondizie?  No?

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Qui meglio?  Continuiamo?

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E sono tutti posti diversi, potrei continuare con decine di foto... 

Belle vero? L' interessante è che nella maggiorparte dei casi lo schifo documentato non è da imputarsi ai cittadini incivili bensì alla azzienda di nettezza urbana.

1)i camion svuotano i bidoni quello  che sfugge resta dove è e il vento disperde

2) i camion lungo il loro tragitto perdono spesso i sacchetti appena raccolti che ovviamente rimangono dove cadono, lungo i fossi o in mezzo alla strada, le auto ci passano sopra li fanno scoppiare e seminano in ogni dove il contenuto Mi è capitato più di una volta di veder sfuggire i sacchi dai mezzi di raccolta che viaggiano di fretta per completare il loro tragitto. 

3) il vento (garbino) capovolge i bidoni e quando il camion passa a raccogliere nessuno pulisce e il vento sparge.

Sempre colpa del vento .

Che dite mando le foto a "DER SPIEGEL" come pubblicità per la riviera?

Oppure potrei mandarle in provincia annunciando la mia intenzione di spedirle ai giornali tedeschi se nulla cambia.

Le immondizie non  il solo problema. Le strade sono strette e trafficate e i ciclisti si credono su circuiti a loro dedicati, pedalano in branchi che invadono entrambe le carreggiate ed ignorano tutte le regole del codice della strada. E tu che magari devi andare a lavorare non ti azzardare a chiedere permesso altrimenti rimedi sequele di insulti. Se poi tocchi il clacson perché lungo una discesa in sei ti hanno superato a destra e in otto a sinistra chiudendoti dentro un muro umano appena la salita ricomincia… apriti cielo.

Meglio andare con la bici su strade meno agevoli ma sicuramente più divertenti. Nei prossimi post vi incollerò una mail mandata da me a mia sorella e al suo compagno in una primavera passata, il periodo era circa questo, allora avevo più tempo e in bici ci andavo spesso.

3 commenti:

marzia ha detto...

pensa, lunedì andrò in bici con una serie di personaggi autorevoli che intendono testare (sono progettisti, funzionari provinciali, tour operator, ATL e forse persino l'assessore!!) un percorso ciclo escursionistico che verrà creato da queste parti...

Guido ha detto...

Pensa che nel 1974, avevo vent'anni, ho fatto il mio primo giro in bicicletta (allora non c'era in giro nessuno con le bici). Da Milano a Pavia e poi lungo gli argini del Po' sino alla foce. Giro dei sette rami, poi a Chioggia, saltati a Pellestrina, Alberoni e poi in piazza San Marco (ci guardavano come marziani). Da allora non ho quasi mai smesso. Passando attraverso tanti stati europei. Quest'anno da decidere ma forse Haltmuhl in Baviera (come 35 anni ) tenda, sacco a pelo ecc. Con un partecipante più, nostra figlia.
Ciao
Guido

Vera ha detto...

il sabato-domenica piove sempre tant'è che io questa primavera me la sto quasi perdendo, stanno già cominciando a fiorire i lillà e ancora non ho messo i piedi sui pedali. l' estate poi non se ne parla non mi piace sudare tra i turisti...per cui sarà il caso che mi decida e che si decida un pochino anche il tempo.
Marzia soddisfatti gli assessori?
Guido anch'io quando posso andare in ferie uso tendina e sacco a pelo, ogni giorno un posto diverso, ma sono più pigra mi sposto in macchina