Sono andata a piantare l’aglio, ultimi giorni utili per averlo pronto per usarlo fresco ad inizio primavera, il lavoro mi ha rubato davvero poco tempo, la terra era morbida e umida al punto giusto e infilarci dento circa 250 spicchi come tante suppostine è stato un attimo 
Quattro fili per andare dritti e nessuna fatica. Espletato il compito ho fatto un giro del campo, e con al macchina fotografica in mano ho compilato una sorta di inventario di quanto c’è in produzione.
Le luffe stanno cominciando a seccare, quindi avremo un bel po’ di spugne da usare e regalare se non sarà troppo umido. Ciondolano dai tralci quasi tutte ancora verdi, ma ormai di un colore tenue che vira leggermente al beige e iniziano a macchiarsi di bruno, una è già pronta da sbucciare.
A lato delle luffe i pomodorini maturano pian piano, qualcuno già pronto spicca come perle di corallo tra il fogliame fitto.
Poco oltre gli ultimi peperoni si nascondono come per tenersi caldi, solo pochi ormai riusciranno a divenire giallo sole,
pazienza, prima che geli li raccoglieremo verdi.
Le melanzane ormai fanno solo fiori che non riescono più ad allegare
però che belli sono, belli ed inutili come gli ultimi fiori di zucchino, piccoli soli autunnali
E ora ecco i cavoli veri principi tra le verdure invernali

le venate verze che raccolgono le gocce lasciate dalla nebbia della notte,
i cappucci rossi che cominciano a sbucare tra le foglie,
quelli bianchi che sono ancora verdi,

i cavolfiori privi di fiori, ci vuole tempo ma arriveranno,

e poi i broccoletti che non aspettano altro che la padella in cui raggiungere l’olio e l’aglio, e poi, poi basta che il post è già troppo lungo.
Altri colori e altre foglie le lasciamo per la prossima volta