"SOLO L'ASSENZA DI CERTEZZE PUÒ AIUTARCI A RESTARE LIBERI"
(Roberto Esposito)

domenica 20 agosto 2017

FRAGOLA, LA BELLA ADDORMETATA

Ovvero: finalmente un nuovo post orticolo.

Ho scritto altre volte di fragolicoltura, ma è sempre mancato quello che avrebbe dovuto essere il post di partenza, quello dell’ impianto del fragoleto.

Dopo molto tempo rimedio, visto che il periodo giusto per cominciare è circa questo (in realtà quello ottimale è appena passato).

Quindi quest’ultimo post sulle fragole dovrebbe essere in reealtà il primo.

Alla fine, per un ripasso generale, inserirò i link a tutti gli altri.

Dunque cominciamo: perché parlare di fragole in agosto?
Perché l’ impianto di un fragoleto da produzione solitamente si fa in principio di questo mese.

Si utilizzano piantine frigoconservate, sono dei ragnetti marroncini che paiono più morti che vivi, in realtà le fragole stanno solo dormendo profondamente, eccone qui un mazzetto:

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Queste piante sono state prodotte a partire dalla fine del raccolto, quando gli stoloni emessi dalle piante che hanno fruttificato non vengono più eliminati, ma guidati ai lati della fila e fissati a terra con delle forcine per trattenerli a contatto del suolo e facilitare la radicazione.
Si lasciano tranquilli gli stoloni fino a gennaio quando le piante sono a completo riposo, allora li si separa dalla pianta madre e dopo averli estirpati, cercando di non danneggiare la radice, li si libera da tutte le foglie, li si confeziona in sacchetti di plastica e li si ripone in appositi frigoriferi a –2; –5 gradi fino ad agosto.

Per facilitare l’estirpazione conviene stendere a lato della fila di piante madri, il dove si fisseranno gli stoloni, una striscia di telo di plastica, ricoprendola poi di poca terra, le radici si svilupperanno in superficie e le piantine non si rovineranno quando le si coglie.

Eccoci dunque ad agosto dopo quest’ inverno prolungato ad arte per le nostre fragole inizia il risveglio.

Con un piccolo strumento detto forchetta

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si spinge la piantina  appena scongelata nel terreno umido sino al colletto20170808_2821

è importante non rimanere troppo superficiali e non troppo profondi per garantire il miglior attecchimento. Piantate tutte le fragole si bagna e si controlla la profondità di impianto, si sistemano quelle troppo superficiali e quelle troppo profonde

20170808_2822e si aspetta.
Dopo due tre giorni eccole risvegliate20170808_2824

Comincia la loro avventura, ora non rimane che seguirne con cura la crescita bagnandole e togliendo, per dargli forza, i fiorellini e gli stoloni che faranno. In tardo autunno andranno a riposo e poi a fine inverno si comincia il lavoro di preparazione alla produzione da

QUI: Fragole1
Fragole 2
Fragole 3
Fragole 4
Fragole 5
Fragole 6

E poi non direte mai più che le fragole costano troppo, ecco riassunto un ciclo produttivo:

agosto 2016 nuovo impianto 
fine febbraio inizio marzo 2017 pulitura fragoleto
fine aprile 2017 inizio giugno raccolta
fine giugno 2017 preparazione letto per gli stoloni
gennaio 2018 raccolta stoloni per il nuovo impianto

Un anno e mezzo di cure e attenzioni, e ovviamente due cicli produttivi si intersecano, quando pianto il nuovo fragoleto quello vecchio va badato per la produzione delle piantine per il ciclo che verrà…

3 commenti:

Alligatore ha detto...

Grazie di questo post. Noi abbiamo ricevuto in "erdità" delle piantine di fragole dalla nostra vicina, che le aveva in vaso. Le abbiamo piantate nel terreno circa un paio di mesi fa, e continuano a fiorire e fare belle fragole anche ora (ne ho mangiate oggi). Adesso, per il futuro, vedremo di leggere tutto i tuoi post.

semola ha detto...

... non credevo che servisse tutto questo lavoro preparatorio ...

Vera ha detto...

Beh questo è lo schema di lavoro per le fragole da "reddito", non per quelle dell'orto di casa, per quelle basta, quando rimedi una piantina o uno stolone radicato, piantare e via, qualcosa prima o poi farà :)