Questo post ha un prologo in quello che se avessi saputo le mie attuali intenzioni avrei potuto sottotitolare "Valle del Conca 0"
Al Conca, di post, vorrei dedicargliene alcuni. E' un piccolo tesoro di biodiversità e un angolo di tranquiillità in un luogo inaspettato, un luogo che è molto conosciuto per motivi assai diversi: il circuito di Santa Monica.
A pochi passi dal circuito del motomondiale (in alto a sinistra nell'immagine presa da Google Maps )c'è una delle mie mete preferite di passeggiate ed osservazione.
Se solitamente è la pista con le scie colorate delle moto a richiamare l'attenzione su questa zona, uno sguardo naturalistico può trovare anche altri motivi di interesse: frecce multicolori intinte nel calamaio dell'arcobaleno che solcano l'aria per esempio.
Nel cielo, tra gli alberi e sopra l'acqua ecco i gruccioni (Merops apiaster)
Hanno colori che siamo più abituati ad associare ad uccelli tropicali, questi piccoli volatili simili alle rondini nel volo e poco più grandi di queste, arrivano ogni anno a maggio e si fermano sino verso la fine di agosto per nidificare dentro profondi fori sulle pareti scoscese della falesia.
Si nutrono soprattutto di imenotteri (api, vespe e famiglia) e come le rondini cacciano in volo.
Ai gruccioni piace stare in compagnia e nidificano in colonie a volte assai numerose. Entrambi i sessi collaborano a scavare le profonde gallerie che terminano con la camera di cova, entrambi provvedono all'incubazione delle 4-7 uova bianche e globose.
Da alcuni anni aspetto maggio con il desiderio di andarli a vedere. Dieci minuti scarsi di macchina e altrettanti di passeggiata e mi posso sedere sulla riva del Conca a guardare sull' altra sponda la parete friabile della falesia tutta bucherellata dalle loro gallerie, che dopo un paio di settimane dall'arrivo degli uccelli diventano sede di fitti voli e sonori "ciuk ciuk". Difficili da fotografare in volo per la loro agile velocità, sono più facili da riprendere quando si posano sebbene siano assai diffidenti. Ci vorrebbe un teleobiettivo migliore del mio per superare meglio la distanza, in vero non molto ampia, tra le due sponde del Conca. Eccolo dunque il Conca fotografato dall'alto della falesia dei gruccioni, praticamente proposto secondo il loro punto di vista.
Non male come zona per metter su famiglia.
Grazie a Bobbedol per avere nel fotografare mano più ferma della mia.
11 commenti:
Che dire, fantastico, bel post e belle foto, una cosa sicuramente più interessante del circuito da vedere, a volte basta svoltare l'angolo per vedere uno scorcio di natura un pò diverso.
Ciao
Ciao Mauri,
e i gruccioni sono solo una delle cose belle del Conca, vi racconterò pian piano anche le altre, anche io le ho scoperte un po per volta a secondo delle stagioni.
Lode alla mano ferma di Mr. B., finiremo per dover fare questa colletta per il teleobiettivo potentissimo ;)
Che meraviglie incantevoli!
Equipaje! Ben risentita su queste pagine signora che agisci nell'ombra della blogsfera. Ah per i gruccioni ce ne vorrebbe uno veramente grosso! Sono piccini e stanno ben lontani, e in volo sono come frecce
Vero Sara? quando li ho scoperti per me è stata una grande meraviglia.
Ciao Vera, bellissimi pennuti. Non sapevo si trattasse di Gruccioni. In primavera ed estate c'è ne sono numerosi anche dalle mie parti. Non sapendo del loro nome li avevamo soprannominati "delfini" perché quando passavo in auto sembrava quasi che si divertissero a seguirmi, come a volte fanno i delfini con le imbarcazioni.
Un saluto Max
ola Max! Coraggio che prima o poi arrivano anche le foto dei limicoli di cui parlavamo taaanto tempo fa. Le abbiamo fatte sempre li sul Conca poco più a valle di dove i gruccioni hanno i nidi.
Belle foto, bei gruccioni anche dalle mie parti ci sono, ma non risco ancora a fotografarli bene.
Ben venuto "voliera senza sbarre"fa piacere trovare un altro blogger appassionato di uccelli osservati in natura.
Ciao vera...bello questo blog sul conca. Io ci andavo da piccolo in mezzo alla natura ed a fango. Ultimamente grazie a d una rinata passione per l'escursione, ho ripreso a viaggiarlo in lungo ed in largo.
Benvenuto Freddy, in effetti dovrei scrivere ancora qualcosa sul Conca, è molto tempo che non lo faccio
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