Seguono gli stessi ritmi dell' uva, iniziano e finiscono di maturare nello stesso periodo, ma niente inverni freddi per favore!
Se non fosse per il color ruggine ricorderebbero le olive, per forma, dimensione e anche per il piccolo nocciolo appuntito. Rientrano tra quelle piccole cose deliziose che non sanno di molto ma sono irresistibili. Dolci ma non troppo (a meno che non si assaggi8no quelle appassite), profumate ma appena appena. Quando se ne mangia una ti rimane la voglia di sentir meglio di cosa sa (mmm buona ma non ho capito bene). Le sucessive non svelano il mistero e la scodella è presto vuota. Hanno il fascino delle cose che non abbondano: non ci sono fuori stagione (se vuoi ci siamo adesso, poi se ne riparla l'anno prossimo).
L'albero ha spine accuminate, piccole foglie ovate-oblunghe con l'apice leggermente retuso, lucide, col bordo seghettato e un brevissimo picciolo con minuscole stipole scure alla base.
Adora starsene con le spalle ben coperte al riparo dai venti, per questo qui in romagna lo si trova quasi sempre ben vicino alle case, quasi appoggiato alle vecchie pareti
E se da queste parti ci si sente chiedere:
"ti voia ad zuzle?"
E' meglio non illudesi, nessuno sta offrendoci una scodella di giuggiole da gustare, stanno solo facendoci notare ... nu fa tropp pugnetti!
2 commenti:
Ciao cara ..sai che il 17 e 18 ottobre c'è la sagra dei frutti dimenticati a Casola Valsenio?
E proprio le giuggiole con i corbezzoli, gli azzeruoli,le pere volpine e le mele lazzarine saranno protagonisti di questa festa!
Bacioni valverde
p.s. belle le foto ,come sempre!
Belle foto,.......si "sculetta" anche nelle Terre Basse mi sembra.. (con ironia si intende).
ciao, frivoloamilano/slow
P.S: ti ho risposto in Terre Alte
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