"SOLO L'ASSENZA DI CERTEZZE PUÒ AIUTARCI A RESTARE LIBERI"
(Roberto Esposito)

venerdì 16 gennaio 2009

BATTAGLIE PER IL TREPPO

Peppino Gazzoni Armando e Alfredo Silvagni 2-6-38. a Urbino

Un treppo ad Urbino 2 giugno 1938

Riprendo il post del 6 gennaio

Parla Armando Silvagni figlio di Alfredo "Caserio"

Tratto da "Ascoltare in silenzio la storia" Di Gianpaolo borghie Giorgio Vezzani Maggioli Editore.

- In piazza ai tempi di mio padre i cantastorie si facevano quasi la guerra. Battagliavano per avere più "treppo" per far rimanere "in bianco" gli altri. Magari alla fine del mercato o della fiera andavano anche a mangiare insieme, ma durante la battaglia.....

Una volta, eravamo a Lugo, io, mio padre, e peppino, trovammo il grande cantastorie Taiadela., Lui era famoso e nessuno lo batteva. Arrivammo che lui aveva un gran treppo. Mio padre era romagnolopoi "tirò fuori un fatto che sucesse in Africa orientale dove un giovane forse proprio di Lugo, fece un impresa eroicqa. Appena mio padre cominciò a parlare, Taiadela rimase in biancoQesto fatto gli procurò grande onore nell'ambirnte.

Un'altra volta a Forlì fece una battagglia lunghssima, ore ed ore... Quando alla fine mio padre vinse lanciò un urlo di vittoria che sembrava un grido di guerra....

Si lo so ho promesso i testi, un po' di pazienza e arrivano anche quelli ;)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Vera,
parafrasando Giambattista Vico, in questi anni abbiamo sostituito il treppo con l'auditel. Che tristezza.
Tanto in piazza chi ci va più, troppa fatica. Tutti dietro ad uno schermo.
Ciao Guido
P.S. A gran voce i testi.

Vera ha detto...

Ciao Guido! Arriveranno arriveranno abbi fede. In effetti dietro al monitor ci siamo anche noi ;)

Anonimo ha detto...

Grazie del ricordo!
Gabriele Silvagni (nipote di Alfredo e figlio di Armando)