Ovvero: narrazione strappa lacrime delle avventure di un gatto, con lieto fine.
Alle 13.40 di mercoledì ho ricevuto una telefonata con una richiesta d’aiuto, ecco la storia.
Una grande cantina vinicola è un luogo complicato, un ettaro e mezzo di accaio e ingranaggi con acqua che scorre ovunque.
Quando non si è in vendemmia o nel pieno dei lavori di vinificazione, si fa manutenzione; insomma, non è un posticino tranquillo in cui passeggiare.
In primavera si sa non c’è un gran via vai d’uve e quindi la zona di scarico è uno degli angoli meno frequentati.
Una gatta inesperta ha quindi pensato che, se si fosse tenuta, diciamo così, alla periferia, in zona di scarico appunto, avrebbe potuto trovare un nido adatto a partorire.
Peccato che la micia non poteva immaginare che quello che lei giudicava un’angolo tranquillo, sarebbe diventato alcune settimane dopo un punto soggetto a manutenzioni e lavori.
Il traffico del lavoro non è piaciuto alla gatta che è stata vista aggirarsi inquieta e preoccupata per la cantina, ma nessuno poteva sapere che proprio li attorno s’era sgravata.
Venerdì scorso un elettricista al lavoro ha sentito un flebile miagolio e cerca che ti ricerca ha trovato, in una tramoggia di scarico, accanto ad un piano di ribaltamento, uno sparuto micino disperato, denutrito ed abbandonato dalla gatta che, o disturbata dai lavori o incapace di raggiunerlo nella fossa, lo aveva lasciato solo.
Il minuscolo micio di poche settimane è stato raccolto dall’elettricista e consegnato al gattile per le cure del caso.
Passano i giorni e la settimana successiva si sentono altri miagolii lievi lievi. Non si trova nulla, si cerca ancora orientandosi con il pianto, finchè ci si rende conto che non dalla tramoggia vengono i suoni ma da sotto il piano di ribaltamento. È una grande lastra di accaio zigrinato su cui i camion senza ribaltabile vengono fissati con catene poi grazie ai pistoni nascosti al di sotto vengono rovesciati.
Sotto la lastra c’è dunque una buca di difficile accesso che ospita i meccanismi di spinta.
Il mio compagno ci si infila e una triste scoperta lo aspetta: due gattini morti da qualche giorno uno affianco all’altro. Eppure un miagolio lui era certo di averlo sentito.
Sotto la buca dei pistoni c’è una fossa di scolo, un sottosuolo intricato e profondo allagato di acque piovane e di lavaggio con una piccola botola di ispezione, molto piccola.
Vuoi che uno non sia caduto laggiù?
Fortuna che Bobbedol è magro, stringendo le spalle si intrufola in quel buio, la torcia illumina il fondo coperto da una spanna d’acqua, a lato un isolotto di detriti di 20 cm di diametro.
Sull’isolotto un cosino minuscolo chiama.
Avete mai salvato un gattino in difficoltà? Sono graffi e morsi assicurati, per quanto bisogno di aiuto abbia, la paura predomina e contro l’enorme umano che protende la mano il micio si difende.
Questa volta no, si affida subito al soccorritore, che se lo appoggia al petto, comincia subito a fare le fusa pronto per la risalita verso la luce.
Probabilmente l’acqua che rendeva tanto inospitale quel pozzo ha salvato il gattino, caduto più in basso dei fratellini morti, consentendogli d bere.
Ecco dunque la telefonatata:
-Vieni subito in cantina, porta qualcosa per un gattino abbandonato e dentrito di si e no 30 giorni.
Acqua e zucchero, una siringa senz’ago un po di una scatoletta da diluire eventualmente in acqua, cesta dove metterlo e via di corsa.
Nel magazzino della cantina su una pila di scatoloni attorniato dagli operai ecco il salvato.
Gli occhi ancora blu da lattante ha disdegnato acqua zucchero e siringa, ha subito addentato un po di scatoletta che gli porgevo, e con essa il mio dito.
AIH! Bene vuole vivere!
E aveva già ricevuto un nome, salvato dall’acqua sotto una buca in cui si scarica l’uva MERLOT, Bobbedol il cantiniere l’aveva battezzato.
(Le foto del post le ho fatte in una cantina durante un concerto che vi si è tenuto qualche anno fa)
L’ho portato a casa, asciugato, nutrito ogni mezz’ora con poca scatoletta per volta.
Ora delle 16, quando apriva il veterinario aveva già l’aria più vispa.
Eccovelo qui nelle mani della veterinaria, ve lo presento: da grande avrà il pelo lungo,
il musetto sveglio,
e tanta energia.
La visita ha confermato il mese scarso d’età l’ottimo carattere, la denutrizione ma la buona salute complessiva, un po’ di congiutivite, qualche pulce e già molti vermi. Provveduto a tutto ciò, occorreva trovargli casa, abbiamo già due gatti di cui una in un periodo di pessima salute, non era il caso di aggiungerlo.
La profusione di fusa che distribuiva ha conquistato tutti, medici e persone in sala d’attesa. I veterinari si sono resi disponibili a tenerlo in osservazione qualche giorno e chi aspettava il suo turno ha subito provveduto a fotografarlo e a mettre la sua storia su FB
A sera tornando dai vetreniari per la terapia alla mia gatta ho avuto la buona notizia il micio aveva già trovato casa.
Era in collo ad una signora che gli mormorava parolette dolci mentre lui con la zampetta cercava di toglerle gli orecchini.
Chissà se gli lascerà il suo nome?
14 commenti:
Grande Vera e grande Bobby
dovevi vederlo Rena come era conciato poverino :)
:-) bestiolina! :)
ebbravo bobbedol, e vedi di non ingrassare!
Ciao Franz, è dimagrito giusto in tempo :D
La bestiolina strillava a pieni polmoni tutte le foto a bocca aperta.
Hai visto il camice della veterinaria? i disegni sono stampi di zampette, simpaticissimo
non mi ero accorta del camice :-D a un'occhiata distratta sembravano fiori.
Io sono la nuova mamma di Merlot.....di lui mi sono innamorata dei suoi occhio! Ora é felice core e per casa mangia tanto e ama giocare...grazie Raffaella per avere salvato il mio amoruccio❤
Merlot e' un nome benissimo. Lunga vita al micio salvato.
Non sono molto amante dei gatti,preferisco cani ma il micino è simpatico,sarà che il merlot è un vitigno che coltivo....
Mi spiace per i suoi due fratellini, Merlot mi piace come nome, credo sia proprio il suo ... lunga vita a Merlot.
Franz, appunto, la prima volta che l'ho visto addosso al veterinario ho riso molto.
Mamma di Merlot, sono certa che starà benissimo, davvero un lieto fine.
Berica, Bobbi il mio compagno è bravissimo con i nomi (e non solo).
Blogredire io amo gli uni e gli altri, ma ho avuto un solo cane e molti gatti.
Alligatore Battezzato in una cantina ;) sarà sicuramente allegro.
Mi ha ricordato i miei esordi con Miro, quando l'ho trovato era denutrito e pieno di parassiti, modestamente oggi è il Numero Uno!
Sara, i gattini "salvati" danno grandi soddisfazioni :)
Mi sa che anche il tuo compagno è un po' gatto, a giudicare da come si è intrufolato in angoli difficili da raggiungere. Fortunato e graziosissimo il micetto. :)
Queen, un po' gatto dici? Forse si, il famoso gattotalpa quello che si infila nei cunuicoli ;)
Sicuramente generoso, non potrebbe abbandonare nessuno in difficoltà, è una solida roccia piena di pietre accuminate: aggrappati, ma fallo con cautela :D
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