Giocano con il DNA, giocano con il futuro.
Vi offro un link per pensare un po’ agli OGM
e qualche foto dell’oro delle nostre terre
Ha solitamente spighe erette e senza reste con 4 ordini di chicchi;
è il frumento tenero.
Quello duro è più bello ed ha le reste, ma io non ho foto :(
Piega dolcemente il capo inchinandosi, porta 2, più frequentemente 4, a volte 6 ordini di chicchi per spiga;
è l’orzo.
Una pannocchia che ciondola stanca formata da spighette a ordine singolo di chicchi,
è il riso.
Decorativo e appariscente, le dense ed erette pannocchie colorate stanno bene anche nei mazzi di fiori secchi.
La prima volta che da lontano ne ho visto un campo non capivo nemmeno cosa fosse;
rosso o bianco è il sorgo.
Noi figli di paesi senza fame lo destiniamo solo al bestiame o altri usi ancor più lontani da quelli alimentari.
Chi la fame la conosce bene come i popoli d’Africa e Asia ci fanno invece grande affidamento come primaria fonte di cibo.
Metteranno le mani anche su questi
8 commenti:
Sorgo rosso. Magari lo faranno diventare blu.
Che belle le spighe... è vero che tendono a sparire quelle così belle, destinate a foraggiare gli allevamenti intensivi con ceppi ibridi ad alto rendimento. Non solo, ma anche i processi di lavorazione sfruttano tecniche di raffinazione estreme. Personalmente mi sono ritrovato poco tollerante a pane e pasta, e da meridionale è praticamente una tragedia... In qualche modo riesco a rimediare. Ho trovato un panificio che lavora ancora farine integrali con cereali autoctoni e riesco a procurami della pasta, fatta con grano duro coltivato con agricoltura biologica che riesco a farmi mandare dalla Sicilia, così provo a rimediare. E però i costi di questi prodotti non sono abbordabilissimi, ahimè! Ed anche per i produttori è difficile stare sul mercato.
Davvero Marta, con buona pace di Zang Yìmòù e del suo bel film
Sai Giò si limitassero ad usare cereali come foraggi sarebbe anche abbastanza acettabile, ma che dire del mais e delle altre risorse alimentari usate per fare imballaggi (persino pop corn al posto delle palline di polistirolo, biodisel e come "alimento" per i biodigestori che producono energia?
Ma non si doveva usare a tal fine solo le aree marginali che non potevano produrre cibo?
immagini che dovrebbero farci capire l'importanza della nostra terra
Ciao Ernest, sai, se mi vedesse la maesta delle elementari mi chiederebbe se porto il lutto per il gatto. Così ci apostrofava quando vedeva qualcuno di noi bimbi con le unghie bordate di nero.
Le mie sono appunto spesso piene di terra, la verdura e la frutta che arriva sulla tavola di casa viene dal nostro grande orto, per questo terra e campagna sono spesso nei miei pensieri e nei miei post.
ho paura che sia un processo inarrestabile.
Sara, inarrestabile e tragicamente irreversibile.
Bellissimo post, hai fatto vedere le fonti della nostra alimentazione naturale.
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