"SOLO L'ASSENZA DI CERTEZZE PUÒ AIUTARCI A RESTARE LIBERI"
(Roberto Esposito)

martedì 22 giugno 2010

RICATTO A POMIGLIANO

Solidarietà ai lavoratori di Pomigliano qualsiasi cosa votino

Quando viene rapito qualcuno, solitamente la procura impone il blocco dei beni della famiglia per evitare che la famiglia, soggetto sotto ricatto, paghi e renda conveniente per i malviventi attuare nuovi sequestri.

la legge protegge il soggettto debole e la società.

Lo statuto dei lavoratori, il contratto nazionale e la costituzione dovrebbero avere questo ruolo.

Tu azienda ricatti il lavoratore: o accetti le mie condizioni (contrarie a statuto dei lavoratori, contratto nazionale e costituzione) o ti tolgo il lavoro e lo do a chi all'estero è disposto a soggiacere allo sfruttamento.

Dove è la legge che tutela il soggetto sotto ricatto? Dove è lo stato che dovrebbe richiedere indietro tutti gli aiuti e gli incentivi dati nel corso dei decenni alla FIAT e pagati da noi, qualora la FIAT portasse il lavoro fuori dall' Italia?

Io so che tra non mangiare e farmi sfruttare sceglierei di farmi sfruttare, è per questo che mi affido alla legge perchè mi tuteli e impedisca il ricatto immorale.

Ci hanno legato le mani. Il crumiro che da forza al padrone non è più il tuo compagno di officina ma l'affamato polacco indiano o del Bangladesh

Prepariamoci a scendere sempre più in basso fin tanto che i più sfruttati non riusciranno ad inalzarsi.

P.S. non compro più FIAT

9 commenti:

marina ha detto...

che amarezza rendersi conto che l'insicurezza e il bisogno spingono al baratto dei propri diritti!
comunque mi chiedo se sul piano giuridico si possa fare qualche cosa dato che la Fiat si pone fuori della Costituzione
marina

Vera ha detto...

La costituzione oggi sembra uno straccio. E dire che è così bella.
Prendi per esempio la libertà di istruzione....scuole private si ma SENZA ONERI PER LO STATO...ti pare che la costituzione sia rispettata li?

diego ha detto...

le leggi, anche quando bellissime, nulla possono contro i reali rapporti di produzione, mi sa che aveva ragione il vecchio filosofo nato a treviri

mauri ha detto...

Non compri più Fiat? il punto non è questo, Fiat è stata foraggiata abbondantemente con soldi pubblici (vale a dire di tutti noi), gli stessi soldi che sono serviti a salvare le banche per non farle fallire (vale a dire soldi di tutti), qua i soldi vengono elargiti con troppa facilità, ma che kazzo, sono soldi nostri, si doveva lasciarla fallire miseramente questa Fiat come pure le banche, i pessimi amministratori non si possono premiare come pure le pessime aziende, ma questo i nostri politici troppo intenti a guardare i loro meschini interssi o ad asservire i loro amici non possono farlo.
Aiuti pubblici per chi non lo merita e poi magari va all'estero a produrre, e nessun aiuto un domani per chi perde il lavoro, e i giovani di oggi domani senza pensione, ma che razza di paese è mai questo?

Vera ha detto...

Il problema amici, non sono i nostri governanti, ma chi questi nostri rappresentanti ha scelto.
Il problema siamo "noi" che li abbiamo votati.
Il problema è che chi va al poter ci va perchè al potere tende.
Chi è disinteressato non sgomita per arrivarci.
Coraggio, forse la marea nera avrà il soprvvento e salverà il pianeta dalla razza umana.
Con un po' di fortuna prima o poi ci estingueremo.

equipaje ha detto...

Milano, 25 giugno, sciopero generale. La FIOM è stata accolta in piazza Duomo come fosse una forza di liberazione, al grido "Po-mi-glia-no Po-mi-glia-no" e con vari minuti di applausi.
Vorrei anche segnalare che il tanto vituperato Facebook in questo frangente ha fatto il suo bel servizio: gli operai di Pomigliano del fronte del "no" hanno creato il gruppo "Pomigliano non si piega" (al quale invito senz'altro ad aderire) che ha fornito tutti gli aggiornamenti in tempo reale, e senza filtri giornalistici. In tempo reale anche i risultati del referendum, con centinaia di persone collegate -alle due del mattino- a seguire l'evolversi della situazione.
E' il silenzio prolungato della FIAT, ora, a non lasciar presagire nulla di buono. Bisous!

Vera ha detto...

Ciao Eqipaje! bello risentirti.
Ho seguito il consiglio, mi sono iscritta al gruppo di Pomigliano.Grazie del consiglio.

erbaviola ha detto...

a parte che non bisognava comprare più fiat tanti anni fa, quando cominciarono a dissanguare lo stato con casse integrazioni ad hoc per rimpinguare le casse e portare le produzioni all'estero (le auto fiat vengono prodotte da anni in brasile, cina e polonia)
a parte che non bisognava più comprare fiat quando tanti anni fa hanno costretto il governo a posticipare l'adozione delle marmitte catalitiche di ben 5 anni perché altrimenti gli creava un danno di produzione
A parte il fatto che non bisognava comprare più auto fiat dopo che con società di comodo hanno preso il controllo, in barba all'antitrust, di centinaia altre società come Valtur, tanto per fare un esempio

a parte tutto questo e quello che non cito per non fare un commento lungo un anno...

gli operai di Pomigliano hanno già votato. Hanno votato questo governo, con la maggioranza nella città, nella regione e nella nazione. Questo governo ha scelto di spendere per gli incentivi rottamazione e non per un tavolo di trattative per salvare il loro posteriore.
Il voto l'hanno già dato, il referendum è superfluo. Chissà se se ne accorgeranno un giorno che eleggendo la confindustria non può arrivare nulla di buono per loro drogati di grande fratello e veline.

Vera ha detto...

Si Erbaviola sono conscia che il mio non conprare più fiat è solo simbolico.
L'unica fiat da me posseduda risale al 1980, un mitico cinquino di terza mano.
Anche con gli altri marchi però non credo che l' etica sia migliore.
Tengo le macchine per 15 anni cambiandole solo se proprio necessario.
Cercano di obbligarti alla sostituzione il più spesso possibile con la scusa delle emissioni inquinanti, ma quanto inquina produrre nuove vetture e smaltire le vecchie? Sarebbe un conto interessante se qualcuno sapesse e volesse farlo.