"SOLO L'ASSENZA DI CERTEZZE PUÒ AIUTARCI A RESTARE LIBERI"
(Roberto Esposito)

mercoledì 2 giugno 2010

729 IL CODICE DELLA VERGOGNA

E' sempre più attiva la campagna di boicottaggio dei prodotti israeliani e delle aziende che con Israele collaborano.

CodiceBarreCodice a barre dei prodotti israeliani

alcuni link utili

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Se non si fosse capito questa volta sono molto ma molto arrabbiata

L'ONU APPROVA LA RISOLUZIONE SULL' INCHIESTA INTERNAZIONALE NEI CONFRONTI DI ISRAELE

ITALIA OLANDA E STATI UNITI VOTANO CONTRO

MA IO PROPRIO ITALIANA DEVO ESSERE?

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11 commenti:

marina ha detto...

anche io sono molto molto arrabbiata
ho l'indignazione alle stelle
marina

Vera ha detto...

Speriamo Marina che si sia in molti, molto, ma molto arrabbiati! E che si riesca a farci sentire.

erbaviola ha detto...

Tutto giusto, temo però che il boicottaggio dei prodotti abbia scarso effetto, almeno da noi... non è che importiamo granché da Israele.

Vera ha detto...

Onorata di una così illustre visita Erbaviola.

Capisco il tuo punto di vista, ma che altro possiamo fare oltre a non votare chi esprime un ministro degli esteri quale quello che ci tocca in sorte di questi tempi?
Cerco poi di non dimenticare quello che una vecchia contadina mi ha detto una volta che stavo vendemmiando, forse con poca cura, perdendo qualche chicco d'uva: "un grappolo è fatto di acini"
Mi motiva anche il ricordare che il boicottaggio fu per il Sudafrica una delle motivazioni principai a spingerlo a rivedere le sue politiche.

Faccio la goccia nel mare.

Pompelmi, datteri, tecnologia (la motorola per esempio fa molto in Israele), poi ci sono molte ditte italiane che esportano, si potrebbe dire loro che non acquistiamo più da loro, ci sono fondi di investimento...

Andrea ha detto...

Il Marmara era pieno di armi, coltelli e spranghe, appena i primi soldati sono atterrati sulla barca sono stati assaliti per un linciaggio al grido “Itbach Yahud- sgozza gli ebrei”, sei di essi sono stati sccoltellati, gli hanno preso le armi e hanno incominciato a sparare contro Zahal. E’ stato solo a quel punto che i soldati israeliani hanno incominciato a rispondere al fuoco. Il diritto sta dalla parte di Israele: aveva diritto dal punto di vista della legalità internazionale di imporre un’ispezione alla nave; aveva diritto di fermarla visto che tentava di violare un blocco. Aveva infine il diritto alla legittima difesa che appartiene a chiunque è fisicamente aggredito come si vede nei video.

bobbi ha detto...

caro Andrea, non so da dove salti fuori, tralascio di rispondere alle tue prime righe. Ti posso umilmente fare presente che, secondo il diritto nautico, un abbordaggio, non concordato e armato, in acque internazionali è pirateria.
In tutto il mondo democratico la presunzione di reato (violare il blocco) non è equiparabile al reato stesso.
Certo che chi è aggredito può legittimamente difendersi: se quando ti incontrerò ti darò uno schiaffo, tu mi tirerai una testata atomica?

Vera ha detto...

Benvenuto Andrea.
Se in acque internazionali qualcuno non invitato mi abborda, l'agredito sono io, non chi compie l'abbordaggio, quindi che siano stati usati o meno i bastoni diventa assolutamente irrilevante. Ma queste sono solo questioni secondarie. L'argomento principale è l' illeggittima occupazione dei territori palestinesi è l'illegale assedio che affama la popolazione. Sono gli ulivi sradicati, le case distrutte, le terre e l'acqua rubate...Le risoluzioni ONU sempre disattese. Le vittime diventando carnefici lavano il senso di colpa che ha aflitto l'occidente Israele dovrebbe smetterla di nascondersi dietro all'olocausto, così facendo offende chi di quella tragedia è stato vittima.

mauri ha detto...

Israele andrebbe condannata con fermezza troppe volte ha infranto risoluzioni e usato armi non convenzionali o con risposte esagerate, questi pensano di avere Dio dalla loro parte, ma hanno solo gli americani e i loro servi, oltre al dio denaro.
Penso che se un Dio da qualche parte li osserva potrebbe mandargli le famose 7 piaghe per cercare di farli meditare.

Vera ha detto...

Mauri...SMAK

mauri ha detto...

Domenica scorsa una nave è salpata dal porto di Khorramshahr, e al momento sta dirigendosi verso Gaza, secondo notizie divulgate dalla Reuters. Un’altra nave, con un carico di cibo, materiale da costruzione e giocattoli, partirà dall’Iran venerdì prossimo (18 giugno). Che dici mi devo preoccupare?
Questi israeliani abituati come sono minimo lanceranno una tempesta di atomiche sopra l'Iran, che non sia l'inizio di un nuovo conflitto mondiale?

Vera ha detto...

Si Mauri ti devi preoccupare. Non credo però che si sia sull'orlo di un conflitto mondiale simile agli ultimi due o al temuto conflitto atomico globale, credo piuttosto che noi si stia già vivendo una sorta di guerra generalizzata di basso profilo. Molti temono l'atomica iraniana, io temo molto di più la mancanza di equità che tale atomica contribuisce a creare e giustificare. Nella gestione della situazione mediorientale l'equità non è mai stata di casa, la giustizia nemmeno. Purtroppo più che preoccuparmi ed indignarmi non so cosa altro fare. Non riesco a far nulla nemmeno per cose assai più vicine a noi che mi turbano altrettanto. L'affossamento della libertà di informazione, quello della libertà di istruzione, quello della giustizia, la privatizzazione dell'acqua, l'umiliazione delle diversità... Ci vogliono ignoranti e disinformati, pecore da tosare. In cambio dopo aver tagliato risorse (anche prima veramente) alla scuola di tutti, in nome della libertà di istruzione, finanziano le scuole private dei ricchi malgrado la calpestata costituzione dica chiaramente: "senza oneri per lo stato"