"SOLO L'ASSENZA DI CERTEZZE PUÒ AIUTARCI A RESTARE LIBERI"
(Roberto Esposito)

sabato 1 agosto 2009

SCHIACCIATI DAL PROGRESSO

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Ovvero tanto per cambiare "qui una volta era tutta campagna" 

S' erano fatti la casetta loro, poi alle spalle era cominciato il guaio:

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Prima la Manta che tratta inerti poi l' inceneritore, poi la Selecta per differenziare i rifiuti, ... E infine La bella ciminiera della terza linea, nuovo forno dell' inceneritore. Ecco qui sotto una foto d'insieme di quella che era una bella valle a un chilometro da "Viale Ceccarini a Riccione". Si vede sia il vecchio che il nuovo inceneritore così si apprezzano meglio le misure. Sulla destra poverina la casetta di signori d'animo ecologista che sul tetto si sono montati i pannelli solari, ma non la si vede quasi. 2009-05-240080

Le foto sono di fine maggio, nel frattempo la torre è cresciuta un altro pochino e adesso sfiora quasi il braccio della gru. Tutto con un po' di buona volontà può avere un suo fascino nascosto

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Eccola in notturna vista dal terrazzo di casa. Ne faremmo volentieri a meno.

E' stato vietato, anni fa, dal piano paesaggistico la costruzione di nuove strutture sui crinali: non roviniamo i nostri orizzonti...

Non occorre costruirle sui crinali per rovinare tutto, basta costruire in fondovalle alto abbastanza da emergere comunque. Forse nessuno aveva pensato a questa eventualità.

L' entroterra qui è solcato da molte piccole valli perpendicolari alla costa, una dopo l'altra. Muovendosi parallelamente al mare nel primo entroterra è tutto un su e giù di colline arrotondate, quadrettate di campi dai colori diversi e aimè spruzzate di troppe case.

Se ci si sposta di tre valli  verso nordovest si arriva dalle parti di San Patrignano (Si proprio QUEL san Patrignano) Una volta li, se ci si gira indieto guardando verso sud est, si vede spuntare oltre le colline questa meraviglia dell'architettura contemporanea, Novella Torre Degli Asinelli o meglio DEI SOMARI (chiedo perdono ai nobili quadrupedi)

Il "progresso" schiaccia anche metaforicamente ed è a causa del suo peso figurato che ho così a lungo abbandonato il blog, poco tempo, e troppa stanchezza a fine giornata per esserci con la testa.

Un libro, datemi un libro, uno dei pochi modi di fare un riavvio accettabile: chiudi sessione, disconnetti.

Il nuovo lavoro impegna, ma almeno c'è, e qualche soddisfazione ogni tanto la da.

L'altra domenica sono stata a Monte Cerignone e ho fotografato uno dei lavori appena finiti. Mi è piaciuto.

Così lo avevo pensato calcolato e disegnato:osteria ClementinaTER

Così è venuto .

Clementina (1) Clementina (6)

Poter seguire il lavoro dal primo contatto col cliente a struttura ultimata ripaga un po' dall' ansia di far tornare i conti e rimediare i soldio per pagare i ragazzi.

Tra il resto ci si mangia bene.

7 commenti:

equipaje ha detto...

eh, ma che cose bellissime fai?
la voglio anch'io, la veranda! :)

Guido ha detto...

Il discorso è lunghissimo, ci sono tante implicazioni ma alla fine di queste presunte "fisime", rimane sempre e solo il buon senso. Se ognuno di noi pensasse cinque minuti di più e tirasse il fiato prima di decidere qualcosa forse si potrebbe cambiare. Ti dico questo perchè qui da me "hanno deciso..." che facessi il vicesindaco e l'assessore all'ambiente. Ti assicuri anche in comuni piccoli come il mio (3000 abitanti) si può incidere. Anche a costo di incassare meno soldi si può costuruire meno, fare meno cave, si può invece lavorare sulle energie alternative (forse ci va in porto un certo progetto...., si può lavorare sul patrimonio edilizio esistente, si può abbattere qualcosa.... In Italia siamo circa 8.000 comuni, se ogni sindaco, vicesindaco, assessore all'ambiente, pensassero un po' di più a cosa lasceranno in eredità ai propri figli....
Ciao
Guido

Vera ha detto...

Ola Equipaje!
Dammi l'indirizzo che vengo a fare il rilievo ;)
Peccato che mi sa che sei un po'lontana.
(Comunque per le amiche sempre disponibile a qualche dritta via mail)

Vera ha detto...

Ciao Guido, è bello sapere che qualche comune illuminato c'è, ma noi purtroppo per ora non possiamo confidare su amministratori particolarmente avveduti. Ci sarà pure un motivo se il neologismo "riminizzare", presente in alcuni dizionari, è sinonimo di sviluppo urbanistico privo di programmazione e regole.
Ti auguro buon lavoro nel tuo piccolo comune, ogni fazzoletto di terra presevato è un regalo fatto a tutti, anche se lontani mille chilometri.

equipaje ha detto...

Son rimasta alla disneyzzazione e alla macdonaldizzazione... ma la riminizzazione ancora mi mancava! :)
E, ovvio, se e quando decidessi di verandizzarmi ti chiedo senz'altro! Grazie *

strega reticente valverde ha detto...

La tettoia-veranda è bellissima... se mai mi dessero il permesso di farne una...ehhh ti chiamo.
Quanto a ciò che scrivi e la foto di quella casa...ma poveretti...che schifo che si ritrovano vicino...
Ma quelli che han lasciato costruire quell' obbrobrio non ce li hanno gli occhi? mah! Alla faccia dell'impatto ambientale!
un caro saluto valverde

Riki ha detto...

Si usano anche "rapallizzare" e "rapallizzazione", termini ispirati dallo scempio di Rapallo. La tettoia-veranda ha migliorato la mia vita, assieme a quella dei cerignonesi più golosi (e beoni :)