Anche le cince meriterebbero di poter partecipare alla festa dei lavoratori. Non ho calcolato quante sono, in questo periodo, le ore della loro fatica giornaliera, ma superano di sicuro le 12. Un andare e venire frenetico tra il nido e la campagna, in cerca di bruchi, larve di formica, semi.
Dal balcone di casa sento pigolare i piccoli dentro la cassettina appesa all'albero, qualche volta li si intravvede un attimo attraverso il foro di ingresso
Becchi spalancati come pozzi senza fondo. Gli adulti arrivano, si fermano un attimo e via di nuovo a cercare qualcosa con cui riempire quei voraci buchi neri
Cerchiamo di alleviar loro la fatica, all'albero di fronte sono appesi i canederli di grasso e semi. Pare che le cince apprezzino.
Da ques'inverno alle cinciallegre che da anni godono della nostra ospitalità si è aggiunta una coppia di cinciarelle, fino a poco tempo fa scambiate per colpa della cattiva luce e dei loro colori meno brillanti con il freddo, per cince more.
Anche loro gradiscono il ristorante
2 commenti:
Che incanto! foto strabilianti ..ma come fai? hai una mano fermissima e un occhio allenatissimo...brava! un bacione val
Valverde, ti do il link di un altro blog, molto più serio del mio,cerca e troverai foto strepitose di ucellini. E' quello di mia sorella che vive dove io sono nata, a...TERRE ALTE
http://terrealte.blogspot.com/
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