Le olive di Luciano
Leggo su "il manifesto" di ieri della dura situazione dell'olivicoltura in Puglia. Secondo l' articolo le piante rimangono cariche dei loro frutti e di essi nessuno le spoglia. Colpa di questo è il crollo del prezzo delle olive, passato da 50/60 € al quintale valore dell'anno passato, a circa 35 € al quintale valore di quest'anno. In tempi relativamente recenti qui in bassa Romagna è stato notevolmente promosso l'impianto di nuovi uliveti e questi adesso sono entrati in produzione aumentando significativamente la quantità di oliva locale. Il prezzo dell'olio è qui due volte e mezza superiore al prezzo di quello pugliese, non so se per ragioni di mercato o di qualità, malgrado questo la raccolta a mano non è comunque conveniente. Ecco dunque quella meccanica
Gianni al lavoro
C'è un modo un po meno noto di altri di utilizzare le olive in cucina, ma per poterlo sperimentare occorrerebbe trovarene qualche pugno di appena raccolte e ben mature. Si usano fresche, saltate per pochi minuti in padella con un po d'olio e un pizzioco di sale, il gusto è piacevolmente amaro. Tradizione qui è di scottarle insieme alla salsiccia, ma io ho provato anche una variante vegetariana chè è risultata ottima. Unitele ad un soffritto di cipolla e a un po' di cavolfiore che avrete prima passato a vapore lasciandolo abbastanza al dente. L' amaro delle olive e il dolce dei cavolfiori si accompagnano veramente bene. Qualche grano d'uvetta non stona.
La soddisfazione è doppia se come in questo caso viene tutto dal proprio campo!
Olive e salsiccia preparate da Roberto
2 commenti:
Ciao "Vera",
interessante come scrivi e gli argomenti che tocchi!!!
Olive nere così mi intrigano...mi piace l'essenzialità!!!!
Ciaoo!!!
ivana
grazie Ivana e buon'appetito! (Veramente l'appetito lo fai venire tu con il tuo blog)
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