
Ovvero tanto per cambiare "qui una volta era tutta campagna"
S' erano fatti la casetta loro, poi alle spalle era cominciato il guaio:

Prima la Manta che tratta inerti poi l' inceneritore, poi la Selecta per differenziare i rifiuti, ... E infine La bella ciminiera della terza linea, nuovo forno dell' inceneritore. Ecco qui sotto una foto d'insieme di quella che era una bella valle a un chilometro da "Viale Ceccarini a Riccione". Si vede sia il vecchio che il nuovo inceneritore così si apprezzano meglio le misure. Sulla destra poverina la casetta di signori d'animo ecologista che sul tetto si sono montati i pannelli solari, ma non la si vede quasi.
Le foto sono di fine maggio, nel frattempo la torre è cresciuta un altro pochino e adesso sfiora quasi il braccio della gru. Tutto con un po' di buona volontà può avere un suo fascino nascosto

Eccola in notturna vista dal terrazzo di casa. Ne faremmo volentieri a meno.
E' stato vietato, anni fa, dal piano paesaggistico la costruzione di nuove strutture sui crinali: non roviniamo i nostri orizzonti...
Non occorre costruirle sui crinali per rovinare tutto, basta costruire in fondovalle alto abbastanza da emergere comunque. Forse nessuno aveva pensato a questa eventualità.
L' entroterra qui è solcato da molte piccole valli perpendicolari alla costa, una dopo l'altra. Muovendosi parallelamente al mare nel primo entroterra è tutto un su e giù di colline arrotondate, quadrettate di campi dai colori diversi e aimè spruzzate di troppe case.
Se ci si sposta di tre valli verso nordovest si arriva dalle parti di San Patrignano (Si proprio QUEL san Patrignano) Una volta li, se ci si gira indieto guardando verso sud est, si vede spuntare oltre le colline questa meraviglia dell'architettura contemporanea, Novella Torre Degli Asinelli o meglio DEI SOMARI (chiedo perdono ai nobili quadrupedi)
Il "progresso" schiaccia anche metaforicamente ed è a causa del suo peso figurato che ho così a lungo abbandonato il blog, poco tempo, e troppa stanchezza a fine giornata per esserci con la testa.
Un libro, datemi un libro, uno dei pochi modi di fare un riavvio accettabile: chiudi sessione, disconnetti.
Il nuovo lavoro impegna, ma almeno c'è, e qualche soddisfazione ogni tanto la da.
L'altra domenica sono stata a Monte Cerignone e ho fotografato uno dei lavori appena finiti. Mi è piaciuto.
Così lo avevo pensato calcolato e disegnato:
Così è venuto .
Poter seguire il lavoro dal primo contatto col cliente a struttura ultimata ripaga un po' dall' ansia di far tornare i conti e rimediare i soldio per pagare i ragazzi.
Tra il resto ci si mangia bene.