"SOLO L'ASSENZA DI CERTEZZE PUÒ AIUTARCI A RESTARE LIBERI"
(Roberto Esposito)

martedì 26 marzo 2013

LA TALPA CHE NON SAPEVA NUOTARE

Oggi entrando in serra Bobbedol si è trovato di fronte questa sorpresa:

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Dopo il primo stupore s’aspettava di dover intraprendere un estenuante inseguimento per traslocarla lontano dai semenzai, e invece no.
Ferma immobile la talpa non si è mossa, per quanto la sua posa non lo desse assolutamente a pensare era morta.
La galleria piena d’acqua.
I fossi pieni d’acqua.
I campi pieni d’acqua.

Anche nella serra (10 metri per 7) al coperto, lontano dai bordi, proprio al centro, tutto è acqua.

la terra, come una spugna gettata in un catino pieno, gronda e trasuda.

L’acqua nel pozzo è a livello del suolo, nel campo dai buchi dei topi zampillano fontanelle.  Gli ulivi, vittime dell’asfissia radicale, cominciano ad ingiallire le foglie, il nespolo giapponese le foglie le ha già perse. Le piante da frutto in fioritura non sono visitate dalle api e pare che i prossimi giorni pioverà ancora.

Qui sotto i link riferiti ai dati meteorologici degli ultimi mesi tratti dall’archivio de “IL METEO.IT”

Sono riportati solo il numero dei giorni di pioggia e non l’intensità perchè, per quanto possa sembrare incredibile, quanto ha piovuto è protetto da segreto militare e non lo si trova da nessuna parte. I dati disponibili bastano però per farsi un’idea.

Gennaio
Febbraio
Marzo

20130326_3384 Mi dispiace piccola Talpa

Speriamo

martedì 19 marzo 2013

PRIMAVERA IN FIORE

20130312_3347 Prugnolo (Prunus spinosa)

20130312_3356Susino (Prunus domestica)

 20130312_3359Albicocco (Prunus armeniaca)

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Pesco (Prunus persica) 20130316_3377CAVOLfiore (Brassica oleracea botrytis)

(gigante occorrono amici con cui dividerlo)

Escluso l’ultimo… Gli altri sono tutti fioriti  da recisi in vaso che quest’anno la buona stagione è in ritardo

lunedì 11 marzo 2013

LA PRIMAVERA NEL CUORE

Mentre fuori piove, piove, piove, i campi impercorribili ridotti ad acquitini, il fango che avvolge tutto, il pozzo pieno fino a traboccare, terreni che smottano, ruscelli che erodono sponde sempre più fragili, previsioni del tempo pessime, in casa…20130311_3339

è sbocciata la primavera20130311_3341rami di albicocco, di pesco, di susino di prugno selvatico, di mimosa, un giacinto, un mazzo di rose, indifferenti al cielo grigio, rompono le gemme in un’esplosione di colori e profumo.

E dire che anche questo nuovo e strano parlamento se lavorasse insieme potrebbe far fiorire un insperata stagione di rinnovamento.

venerdì 8 marzo 2013

INDOVINELLO

Quante volte figliuoli?

23 WOW
39 mio dio
124 Mmh
172 Ah
217 Oh

Queste sono il numero di volte che le parole elencate compaiono in un testo.

Ogni volta che leggevo WOW mi veniva un brivido di orrore

Che libro è?
(no no tranquilli, non le ho contate io, ci ha pensato l’e-book reader, graditissiomo omaggio di Moscone Bianco & C,

reeadereccolo qui sopra chiuso nella sua bustina autoprodotta così non si vede di che marca è) 

lunedì 4 marzo 2013

VECCHI LIBRI

Ovvero come farsi dei nemici

Ho sempre amato molto questo libro, un vecchio libro, più anziano di me, copertina rigida di grosso cartone, disegni ad acquarello delicati bellissimi, pagine spesse di carta porosa ormai un poco ingiallita. Amo il libro scritto in un italiano vivace e musicale, zeppo di toscanismi e amo il ricordo caldo di mio padre che leggeva per farmi addormentare; anni prima, dallo stesso libro, aveva letto per mia sorella.

Nella tristezza affidarsi ai vecchi libri può dare un po’ di conforto.

Pinocchio

Mi sento già meglio.

sabato 2 marzo 2013

NATO DA DONNA…

OVVERO PARTO IN ANONIMATO

1960 Giuliano

Tra me e l’istinto materno c’è un abisso, sarà forse per quello che ogni volta che sento la frequente notizia di un bimbo gettato in un cassonetto, oltre e prima del dolore per il bimbo rifiutato, avverto lo strazio per quella donna, spesso quasi bambina che partorisce sola, di nascosto, terrorizzata per il parto e per la sua sorte di donna che non doveva essere gravida. La immagino incapace di vedere altre vie d’uscita, disperata, dolente per lo sforzo della nascita, per la solitudine, per l’abbandono che si accinge a compiere e per quello che ha a sua volta subito, che se non fosse un essere in qualche modo abbandonato non vivrebbe questo dramma.

UN ALTRO MODO C’E’

La legge consente alla madre di non riconoscere il bambino e di lasciarlo nell’Ospedale dove è nato (DPR 396/2000, art. 30, comma 2) affinché sia assicurata l’assistenza e anche la sua tutela giuridica. Il nome della madre rimane per sempre segreto e nell’atto di nascita del bambino viene scritto “nato da donna che non consente di essere nominata”.

POSSIBILE CHE NON POSSA ESSERE FATTA UNA CAMPAGNA INFORMATIVA ADEGUATA?

(Se ne fanno di tutti i generi perchè non questa? E se è già stata fatta, non è stata fatta bene, che io non l’ho mai vista.)

Che raggiunga le giovanissime, le migranti, le sfruttate, quelle spaventate, quelle tenute in soggezione, quelle troppo povere, quelle che ignorano…

Che raggiunga anche gli uomini che, dove c’è un bimbo c’è stato prima anche un uomo.

Il mio blog è niente, ma se tra voi che mi leggete qualcuno più popolare di me avesse voglia di rilanciare il mio grido…