"SOLO L'ASSENZA DI CERTEZZE PUÒ AIUTARCI A RESTARE LIBERI"
(Roberto Esposito)

sabato 30 gennaio 2010

COLORI

Un inverno grigio ques'anno nelle terre basse e l' autunno che lo ha preceduto è stato uggioso e opaco, non una giornata limpida da mesi, fortuna che qualche volta ha nevicato e il bianco ha sostituito il grigio per qualche giorno. 2005-01-280006ulivo dietro casa 

2010-01-170006una strada non esattamente dietro casa 

Bene consoliamoci dunque gli occhi dando il benvenuto ad un nuovo bloggher che di colori ne regala in abbondanza universi paralleliuno dei disegni di tenax rubato al suo blog

immaginazione

domenica 17 gennaio 2010

IL PANE E LE ROS(OL)E

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Papaver rhoeas

Occorre in questi tempi rimboccarsi le maniche per difendere il diritto al pane, le rose sono un lusso, ma le rosole sono alla portata  di tutti, almeno di tutti quelli che possono fare un giro per campi nelle stesse zone climatiche in cui cresce il grano.

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Una cassetta di rosole appena colte 

Non hanno lo splendore vermiglio che sfoggiano a maggio, ma le foglie delle loro rosette basali  in questa stagione danno il meglio di se. Sono abbastanza grandi da riempire in fretta il cesto, e il freddo le ha rese tenere. In primavera allungheranno gli steli diventando dure e perdendo il sapore dolce donato dal gelo.

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Il nostro campo a maggio

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Un primo piano per fare conoscenza 

Sono buone cotte nel misto, ma oggi sul tavolo di cucina ci sono solo loro, facciamo qualcosa di speciale, non le cuociamo nemmeno.2010-01-170052

I CASSONI CON LE ROSOLE

(cassoni, cascioni, crescioni...)

Qui siamo nel riminese dunque cassoni e lasciamo le altre diciture al resto della Romagna)

Tritate insieme ad un po' d'aglio, le si sala e le si lascia qualche ora a "far l'acqua"2010-01-170020

Si prepara l'impasto per la piada

Farina, acqua, srtutto (20% rispetto alla farina) sale. Niente altro. Non lievito o latte o (orrore) uovo. Lasciamo le complicazioni al ravennate e al forlivese, qui la piada è una cosa seria e semplice (...mmm mi sto cacciando in un ginepraio... in Romagna le polemiche su quale sia la vera piada infuriano da sempre. A quale ricetta spetta la DOP? Non mancano le conferenze in proposito. Io da NON romognola dopo averne provate varie ho decisamente preferito quella riminese).

La si impasta la si stende sottile e la si cuoce sul testo nel giro di poco.

Per testo qui si intende un disco del diametro di circa 30 cm di ghisa o ferro, se usate il fronello a gas, oppure di refrattario se si ha la fortuna di avere un caminetto adatto all' uso di cucina (la rola)

Per fare i cassoni si mette qualche cucchiaiata di rosole, scolate dalla loro acqua e condite con un po' d'olio, su una piada ancora cruda, la si chiude piegandola a metà e la si posa sul testo ben caldo per qualche minuto girandolo un paio di volte.

Se avete la fortuna di avere una stufa economica del testo non ve ne fate nulla, cuocete piade e cassoni direttamente sulla piastra radiante .

Se non c'è ne il testo ne la stufa, usare una bistecchiera può essere un buon sistema.

Si tengono al caldo dentro uno strofinaccio, 2009-02-010004

finchè tutti son pronti ad andare a tavola.2009-02-010001

mercoledì 6 gennaio 2010

CAVOLI E SCARPEGN

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Sei cavolviori raccolti in un giorno e un'altra decina pronti poco dopo. Ma non dovevano essere tardivi?

Accidenti di un autunno caldo, fortuna che abbiamo amici disposti ad aiutarci a mangiare. Domanda: ma se i cavolfiori sono maturati tutti in novembre-dicembre che mangiamo a gennaio?

Risposta:2009-12-060037a

"Scarpegn" per esempio (Sonchus asper e S. oleraceus)

Se avessero preso un po' meno pioggia sarebbero di colore leggermente azzurrino ma i diluvi e la neve devono essersi portati via le cere che danno agli scarpigni quel tocco di cielo.

A vederli sembrano adatti solo ai somari, l'aspetto è vagamente spinosetto, ma vi assicuro che in insalata sono ottimi.

Il sapore è circa quello del più conosciuto tarassaco (i denti de cagn) usato allo stesso modo in molti posti ma raccolto generalmente in primavera. Qui, nelle terre basse, è però subito troppo coriaceo per essere gradevole, e così ecco "i scarpegn" da raccogliere dal tardo autunno sino alla fine dell' inverno.

Sono buonissimi anche cotti e per aprezzarli saltati in padella si usano nelle erbe miste:

rosole, spraine, ravestrel... (ve le presenterò prima o poi)

Tutte infestanti dei campi quindi non occore ne comprarle ne coltivarle, basta cercarle.